Il mondo del calcio piange l’eroe di Italia ’90, il simbolo di quelle “Notti Magiche” rimaste nel cuore e nella memoria di milioni di tifosi azzurri. Il mondo del calcio piange Salvatore “Totò” Schillaci, scomparso prematuramente ieri, 18 settembre, all’età di 59 anni. Raggiunse l’apice della carriera in occasione del Mondiale del 1990, laureandosi capocannoniere e trascinando l’Italia sino alla semifinale persa ai rigori con l’Argentina.
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Schillaci, il Messina e quel gol in rovesciata al Foggia
Schillaci è cresciuto nelle giovanili dell’AMAT Palermo (1980-1982), prima di indossare le casacche di Messina (1982-1989), Juventus (1989-1992), Inter (1992-1994) e concludere la carriera in Giappone con il Júbilo Iwata (1994-1997).
In carriera, vestendo la maglia dei peloritani, incontrò anche il Foggia, con particolare riferimento alla stagione di Serie C1 1985/86, quando al Giovanni Celeste mise a segno un gol da capogiro in rovesciata per inaugurare l’elenco di marcature dell’incontro al 25′: sfruttando un traversone dalla destra, Totò mostrò a tutti la sua tecnica, “sforbiciando” e mettendo il pallone alle spalle del portiere Anellino. L’incontro si chiuse sul 2-0 in favore dei padroni di casa, per frutto anche dell’altra rete di Catalano al 68′. Quella particolare annata, inoltre, vide il Messina prevalere nel girone B di Serie C1, ottenendo così la promozione in Serie B.
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Immagine in evidenza: Salvatore “Totò” Schillaci – crediti foto: pubblico dominio/Wikipedia