La scelta della FIGC sta aiutando (indirettamente) il Foggia?
Secondo l’avvocato De Michele, promotore della petizione online, la FIGC starebbe agevolando indirettamente proprio il Foggia

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Potenza (Playoff Serie C 22/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE RISERVATA)
L’ipotesi è stata lanciata dall’avvocato Enzo De Michele, il promotore della petizione online per portare il Foggia in Serie B che ha già raccolto diverse migliaia di firme. Il quotidiano l’Attacco ha riportato le parole del legale che ha spiegato così perché la scelta della FIGC starebbe agevolando, indirettamente (va specificato), proprio il Foggia.
“La scelta di ammettere il Lecco in B spiana la strada al Foggia più che al Perugia” – spiega De Michele – “questo perché il 28 febbraio scorso erano state pubblicate le licenze nazionali per la partecipazione al campionato di Serie B’23/24 e per le neopromosse dalla Serie C vi erano adempimenti stringenti“.
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La scelta della FIGC potrebbe aiutare il Foggia
De Michele spiega che “i requisiti infrastrutturali dovevano essere verificati sin dalla chiusura del campionato e cioè dal 23 Aprile. E infatti per le promosse Feralpisalò, Reggiana e Catanzaro subito la Lega B aveva verificato che la prima e la terza dovevano ricorrere a deroga eccezionale per utilizzare l’impianto di uno stadio di un altro comune“.
“Il Lecco, che in quel momento era impegnato nelle semifinali dei playoff, non poteva avere deroga per giocare in un altro stadio per l’inadeguatezza palese del Rigamonti-Ceppi ma neanche in Perugia, retrocesso dalla B e senza stadio agibile, avrebbe potuto richiedere deroga eccezionale” – spiega De Michele.
L’avvocato spiega come quindi “La scelta apparentemente sconcertante della FIGC in favore del Lecco, che è atto legittimo, spiana la strada al ricorso del Foggia che, diversamente, si sarebbe trovato incastrato dal Perugia la quale, con l’esclusione del Lecco, avrebbe avuto diritto al ripescaggio ai sensi dell’art. 49 comma 4 Noif”. Seguiranno aggiornamenti.