Nella giornata di ieri è giunta la notizia e all’indomani si è concretizzata l’effettiva scarcerazione: il giovane è stato costretto alla reclusione in un carcere in Egitto dal 7 febbraio 2020, accusato dallo stato egiziano di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di false notizie, propaganda per il terrorismo.
Il prossimo febbraio il ricercatore dell’Università di Bologna dovrà ripresentarsi nuovamente a processo in quanto non ancora assolto, ma nel frattempo è riuscito ad abbracciare i suoi cari.
Patrick ha rilasciato anche alcune dichiarazioni, appena riacquisita la libertà:
“Sto bene, sto bene. Forza Bologna!“.
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La risposta dei rossoblù sui social non si è fatta attendere:
“Patrick ti aspettiamo presto al Dall’Ara“.
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Immagine in evidenza: Patrick Zaki rilasciato – crediti foto: pagina Facebook Egyptian Initiative for Personal Rights – المبادرة المصرية للحقوق الشخصية
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