Circa duecento tifosi blucerchiati hanno contestato sotto casa sua (scandendo un inequivocabile coro) Edoardo Garrone, “reo” di aver ceduto la società all’attuale presidente Massimo Ferrero:
“Garrone, tu ce lo hai messo e tu ce lo togli”.
Gli ultras hanno scritto anche una lettera aperta all’ex patron, pubblicata sul profilo Facebook della Federclubs Sampdoria:
Ferrero però non ci sta e, all’emittente ligure Primocanale, difende la famiglia Garrone:
“Lasciate in pace la famiglia Garrone, alla quale va eretto un monumento per quanto fatto in favore della Sampdoria. Edoardo è uomo di spessore: dove sta scritto che, siccome me l’ha ceduta, ora ci si debba comportare così? Per me si tratta di un colossale equivoco e non ne parlo. La Samp, oggi, è di proprietà della mia famiglia e io ne sono il presidente. Garrone è il primo tifoso.
Io sono stato massacrato dai tifosi a Montecarlo davanti a mio figlio, e quella è stata una caduta di stile: quando ci sono di mezzo i bambini non si dicono e non si fanno certe cose. Se queste persone che contestano hanno qualcosa da dire, si rivolgano a me, non a lui: dirò loro che oggi la priorità assoluta è la ripartenza sportiva della Sampdoria, e la difenderò con tutte le mie forze, come ha ben detto Claudio Ranieri durante la presentazione. Rimangono 93 punti a disposizione nelle prossime 31 gare di campionato, a partire da domenica. Il presidente sono io: invito i tifosi ad un incontro chiarificatore col sottoscritto”.
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