martedì, 11 Febbraio, 2025

Šalimov, quando a Foggia si cantava “l’ha mandato Gorbaciov”

"Storie fuorigioco" ha di recente celebrato, con un post sui social, Igor Šalimov con una foto vintage dove lo si vede indossare la maglia del Foggia

Il calcio è spesso un terreno fertile per storie incredibili, soprattutto quando incontra personaggi in grado di restare nel cuore delle persone, anche a distanza di anni. Ed uno di questi personaggi, qui a Foggia, è Igor Šalimov, celebrato proprio di recente dalla pagina Facebook “Storie Fuorigioco”, tra centinaia di reazioni di tifosi rossoneri e amanti del calcio, grandi e piccini, incantati dalle geste di questo giovanotto con i ricci.

Il centrocampista, originario di Mosca, ha iniziato a destare l’attenzione dei talent scout già durante la sua adolescenza, mostrando un talento innato nel maneggiare il pallone. Dopo aver mosso i primi passi nello Spartak Mosca sarà proprio Foggia la piazza che lo consacrerà, aprendogli la porta del calcio italiano, con parentesi in Germania e Svizzera.

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Quando a Foggia si cantava: “L’ha mandato Gorbaciov, Igor Igor Šalimov”

Il suo ingresso nella squadra del Foggia è stato un trampolino di lancio per una carriera che avrebbe presto attraversato i confini nazionali. La sua abilità nel dribbling, la precisione nei passaggi e la letale capacità di segnare hanno reso Šalimov il punto di riferimento della squadra dell’allora presidente Casillo dove, nella stagione 1991-1992 (la sola in cui vi giocò) realizzò 9 reti in 33 presenze.

Fu l’inizio di una brillante carriera che lo vide indossare le maglie di Inter, Duisburg, Lugano, Udinese, Bologna e Napoli. “Storie Fuorigioco” però lo ha celebrato nelle vesti della piazza più importante per lui, il Foggia, dove i supporters – allo Zaccheria e in trasferta – lo accoglievano intonando sugli spalti l’ha mandato Gorbaciov, Igor Igor Šalimov.

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