Roulette Foggia, contro il Monopoli non rischia solo Cudini
Contro il Monopoli a rischiare di più non è tanto Cudini ma proprio la squadra del tecnico marchigiano. L’analisi in casa Foggia

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Taranto (Serie C - girone C 2023/24) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il Corriere dello Sport, nella sua edizione odierna, dedica spazio al delicato momento in casa Foggia: “Tutto in una notte, il Foggia si gioca il campionato domani contro il Monopoli (qui vi diciamo dove vederla). La sfida (calcio d’inizio ore 20.45) che può cambiare il corso degli eventi. Sest’ultima contro quartultima, tre punti di differenza tra i satanelli, sull’ultimo strapuntino della salvezza e la formazione di Taurino, già in quota playout, che ha perso una posizione dopo il ko interno con la Juve Stabia“.
“Sullo sfondo la battaglia per non retrocedere che in caso di passi falsi potrebbe ufficialmente iscrivere anche la formazione di Cudini, se non riuscirà ad allontanarsi dalle sabbie mobili della classifica. A rischiare di più infatti è proprio la squadra del tecnico marchigiano, poco avvezza alle partite da dentro o fuori com’è possibile constatare dopo i ko contro Virtus Francavilla e Turris, due scontri diretti”, si legge.
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Foggia, adesso non rischia solo Cudini
“Ora però è tempo di resettare tutto e ripartire, mancano ancora quattordici partite alla fine e il Foggia può ancora essere artefice del suo destino. Ma serve una scossa, lo spogliatoio sta provando a darsela, queste almeno le sensazioni che filtrano. Di certo i rossoneri visti contro la Turris non sono certamente la squadra che può affrontare partite di questo tenore. Il tecnico lancia l’ultimatum al gruppo: tirare fuori gli artigli. Cudini si è mostrato abbastanza insoddisfatto dopo il ko senza giocare contro i corallini. Una sconfitta inevitabile che getta ombre minacciose anche sulla permanenza dell’attuale tecnico in panchina. Miglioramenti non ce ne sono stati sul piano tattico, se si eccettua la reazione contro il Catania che ha fruttato uno striminzito pareggio. Squadra palesemente senza idee di gioco, questo Foggia sembra precipitato nelle sue paure oltre ad essere sempre più dentro una crisi tecnica“, continua CdS.
“Il tracollo comincia dal primo Cudini (seconda fase) con le amnesie in attacco ed è poi sfociato nella totale anarchia tattica del duo Coletti-Vacca, segno distintivo la voragine difensiva (12 gol in cinque gare). Adesso è in corso la terza fase, forse la più difficile. Cudini che qualcosa di buono lo aveva fatto vedere nelle prime otto giornate, si ritrova adesso con una squadra da ricostruire tatticamente e con dieci nuovi giocatori da assemblare dopo il mercato di gennaio. Ma la confusione continua, Cudini dà l’impressione di volersi affida ai rinforzi gettandoli nella mischia per vedere l’effetto che fa e non sulla base di precise valutazioni in allenamento. Sono apparsi così abbastanza frettolosi gli innesti in formazione dell’esterno destro difensivo Silvestro e di Rolando nel tridente contro la Turris. Ora contro il Monopoli (qui vi diciamo chi sarà l’arbitro) non ci sarà Salines, ammonito durante il riscaldamento (squalificato, era diffidato), mentre Di Noia ancora in fase di recupero potrebbe ugualmente essere aggregato al resto del gruppo rossonero)”, conclude il quotidiano.