Roma: ecco perché la trattativa per Xhaka è fallita
Di molti romanisti che seguono le notizie di calciomercato della loro squadra del cuore, molti si sono chiesti il perché per settimane i giallorossi abbiano cercato di ridurre la cifra di 20 milioni chiesta dall’Arsenal per Xhaka, per poi invece pagare tale somma per Shomurodov.
La questione assume una piega ben diversa una volta spiegata la differenza delle operazioni. L’attaccante arriva dal Genoa in prestito, con un riscatto di tale somma fissato per l’anno prossimo. Questo dunque impedisce alla dirigenza giallorossa di pagare una cospicua cifra durante questa sessione di mercato, mentre l’Arsenal richiedeva il pagamento immediato dei milioni pattuiti per il proprio centrocampista.
Chiarito anche ciò, è facile intuire il perché Tiago Pinto abbia trattato per lo Svizzero, cercando di risparmiare il più possibile, in vista di ulteriori acquisti con formula immediata in questa sessione. Nonostante però la cifra di circa 15 milioni di euro fosse stata condivisa una volta per tutte sia dalla Roma che dall’Arsenal, qualche giorno fa è arrivato uno strano dietrofront. I Gunners hanno preteso più soldi, in quanto il vociferare ha aumentato le pretendenti per il calciatore corteggiato dai giallorossi; dunque si è creata una vera e propria asta affinché arrivassero più milioni nelle casse inglesi.
Analizzata la questione economica, c’è da parlare di una scelta tecnica che ha completamente definito la chiusura della trattativa. Difatti Mikel Arteta si è ricreduto sulle prestazioni del ventinovenne svizzero, così tanto da considerarlo immediatamente al centro del progetto; complice è anche il fatto che all’Arsenal servisse un centrocampista di esperienza e dunque è parso improvvisamene ridicolo privarsi di tale profilo. Sommando il tutto, si può ben comprendere come la trattativa sia andata a monte. Inoltre, ora, per Granit Xhaka, è addirittura previsto un rinnovo di contratto col suo attuale club dopo questo incredibile tormentone di mercato estivo.