In casa Milan si respira aria di cambiamento e a farne le spese sono l’amministratore delegato Fassone e il direttore sportivo Mirabelli che salutano dopo un anno. La scorsa estate hanno fatto sognare il popolo rossonero, spendendo la bellezza di oltre 200 milioni sul mercato, cambiando decisamente volto alla rosa.
Sotto la loro gestione sono arrivati Kessiè, Conti, Ricardo Rodriguez, Bonucci, Borini, Musacchio, Calhanoglu, Biglia, Kalinic ed Andrè Silva, nomi che hanno scaldato non poco la piazza. Per Kalinic ed Andrè Silva sono stati spesi rispettivamente 25 e 38 milioni, rivelandosi un vero e proprio flop.
A campionato in corso il duo decise anche di cambiare allenatore, fuori Vincenzo Montella, dentro Gennaro Gattuso, cambio che si è rivelato poi azzeccato, poiché il Milan, da quel momento, cominciò a risalire la classifica, macinando punti su punti per poi avere un calo sul finale di stagione. La squadra rossonera, costruita per arrivare in Champions, alla fine si è piazzata al sesto posto, deludendo le aspettative se si considera la grande campagna acquisti.
Le modalità di addio sono diverse per i due dirigenti: Fassone ha rifiutato la buonuscita e ha risolto il suo contratto con i rossoneri. Mirabelli invece non ha trovato l’accordo con il neo presidente Paolo Scaroni, dunque, nessuna risoluzione del contratto (fino al 2020) ma esonero.
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