Riunione urgente allo Zaccheria: il futuro del Foggia è a rischio | Forfait prima di inizio stagione

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C’è una stagione alle porte e la squadra rischia di presentarsi letteralmente a pezzi. Urgono mosse concrete ed immediate!
Il Calcio Foggia 1920 si lascia alle spalle una stagione difficile, scandita da clamorosi bassi che, per fortuna, non hanno sortito l’effetto peggiore possibile, malgrado le numerose vicissitudini articolatesi tra campo, panchina e società.
Un’annata al cardiopalma, raddrizzata esclusivamente grazie alla salvezza ottenuta nell’ultima spiaggia possibile per agguantare il traguardo – sicuramente mai auspicabile nelle previsioni pre campionato -, ossia la doppia sfida play out disputata contro il Messina.
Come è normale che sia, dopo un campionato dove nulla di ciò che si era prefissati di realizzare è stato fino in fondo perseguito, a partire dagli obiettivi in campo, l’ambiente è rimasto in attesa di una risposta forte da parte della proprietà, uno sconvolgimento positivo che potesse rivitalizzare la piazza.
D’altronde c’è un’intera rosa, martoriata dalle numerosissime partenze, che necessita di essere ricostruita; non figurine ma giocatori esperti per la categoria, in grado di fornire quel quid in più per combattere unitamente verso l’ambizioso obiettivo che un’intera città sogna ormai da troppo tempo.
Una scelta forte, ma…
Parliamoci chiaro, per una compagine storica come i Satanelli l’obiettivo stagionale prefissato, malgrado le difficoltà riscontrate nel corso degli ultimi anni, dovrebbe essere sempre quello di riagguantare la Serie B, dove i rossoneri ci avevano abituati a farsi sempre trovare. Se la mossa di richiamare in panchina un vero e proprio monumento dalle parti dello “Zaccheria” come Delio Rossi, tra l’altro ultimo tecnico a sfiorare letteralmente per un soffio la cadetteria, con la finale play-off persa contro il Lecco nel 2023, ce lo dirà soltanto il campo.
Indubbiamente l’esperienza del nativo di Rimini e il suo feeling, sempre dimostrato all’interno del rettangolo, così come fuori dalle linee bianche, con Foggia potranno condurre ai risultati sperati. Ma ciò di cui anche il miglior allenatore al mondo necessità affinché i suoi dettami tattici e le sue idee di gioco vengano messe in pratica nella maniera più fedele possibile sono, ovviamente, i giocatori, ma forse nello specifico caso di Delio sarebbe addirittura il caso di parlare di interpreti.

Al via la ricostruzione
Ben 29 membri della rosa foggiana della passata stagione hanno salutato lo “Zaccheria”, la maggior parte dei quali per fare rientro nei propri club di appartenenza o per svincolarsi, data la scadenza naturale del contratto che li legava al Foggia. Un vero e proprio esodo, che richiede uno sforzo significativo per ricostruire una squadra competitiva da dare in mano al neotecnico Delio Rossi. Il problema reale è che la preparazione è ormai già entrata nel vivo, i calendari sono stati sorteggiati e le porte della stagione si apprestano a spalancarsi in via definitiva; basterà il tempo a disposizione dello staff tecnico per far assorbire i dettami tattici ai neoacquisti in un tempo così ristretto, considerando che la squadra si trova, in realtà, ancora nel pieno della sua fase di costruzione?
Allo stato attuale, sono soltanto 3 gli acquisti ultimati dalla società, che ha comunque avuto modo di rimpolpare la rosa grazie ai giocatori che hanno fatto ritorno alla base dopo aver trascorso la passata stagione in prestito, o che sono stati promossi dalla Primavera. Si denotano l’approdo a Foggia del difensore venticinquenne Riccardo Bignami a titolo definitivo dalla Pergolettese, del centrocampista, peraltro già passato in rossonero, Vincenzo Garofalo dal Messina e dell’ala offensiva Till Winkelmann dal Lecce. Se l’obiettivo dichiarato deve corrispondere alla Serie B, o quantomeno al tentativo di ingresso nella folta lotta nei piani alti per accedere alla cadetteria, c’è necessità che il direttore sportivo e il suo team intervengano in modo ancora più rapido ed efficiente.