Il rigore non dato in Turchia-Italia fa capire che c’è ancora da lavorare
Partita inaugurale. Comincia bene l’Italia, non comincia proprio benissimo la UEFA. Gli azzurri infatti reclamano un rigore contro la Turchia per un evidente fallo di mano di Celik alla fine del primo tempo.
L’arbitro però non concede il penalty, e il Var non interviene nonostante l’evidenza dell’irregolarità. Per il direttore di gara infatti non c’è nulla da assegnare perché ha giudicato il movimento del braccio del difensore naturale e congruo con tutto il movimento del corpo.
Non la pensa così Mancini che ha dovuto anche contenere molto la propria panchina, entrata completamente in campo per protestare contro questa decisione.
Gli azzurri poi avevano anche timidamente protestato per un colpo all’anca a Barella finito a terra in area di rigore ma anche in questo caso l’arbitro ha fatto proseguire giudicando quello come scontro di gioco. Insomma, episodi piuttosto discutibili su cui sarebbe meglio fare subito chiarezza.