Sedici anni fa, il 28 maggio del 2003, il Milan vinceva la sua sesta Coppa dei Campioni grazie al rigore decisivo di Andriy Shevchenko.
La pagina Facebook “Romanzo Calcistico” ha riportato quel momento, raccontato dallo stesso Shevchenko, “quello sguardo prima di calciare, uno sguardo glaciale, uno sguardo da killer, di chi non può mai sbagliare. Uno sguardo che è già storia“:
Mentre andavo verso il dischetto di rigore dicevo a me stesso: ‘Non cambiare decisione, non cambiare decisione’. Avevo deciso di attendere la prima mossa di Buffon e poi calciare. Dovevo restare freddo e lucido, anche se non è facile in quei momenti. Poi avevo davanti a me uno dei più grandi portieri della storia. Sapevo però di essere in vantaggio rispetto a lui, come tutti quelli che tirano i rigori. Ero teso, ma pronto. I miei occhi erano lucidi, in attesa del fischio dell’arbitro. Poi il gol e l’abbraccio con Dida… Ho i brividi a ripensarci! Vincere la Champions League significa cambiare il proprio destino, significa entrare e mettere la propria firma nella storia del calcio…
Foto: Sky Sport
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