Editoriale

Torneremo a riempire gli stadi ma non adesso

Cari lettori,

nella difficile situazione che stiamo vivendo, siamo chiamati tutti ad affrontare un problema più grande di noi. Un problema che, purtroppo, non si può discutere nel nostro pub preferito con gli amici di sempre a bere una birra mentre vediamo i nostri beniamini scendere in campo.

Un problema che ci impedisce di vivere quel giorno di festa che è la domenica, la nostra fede, nei nostri tempi preferiti: gli stadi. Ma non vi preoccupate. Ritorneremo. Ritorneremo a riempirli, ritorneremo a gioire con gli amici di una vita, con il partner e coi nostri figli. Ma non è questo il momento.

E’ chiesto a tutti noi di fare un sacrificio. E’ chiesto a tutti noi di mettere da parte la rivalità calcistica (quella sana, costruttiva) il resto non è rivalità, il resto è la rovina del calcio ma questa è un’altra storia.

Pensate a quanto sarà bello mettersi in coda per entrare allo stadio, senza paura di infettarsi. Pensate a quanto sarà bello cantare a squarciagola tra gli spalti e indossare tutti la stessa maglia. E anche se il vicino avrà la maglia di un altro colore sarà lo stesso una grande festa. Pensate che bello sarà gioire al primo gol, quando questo cataclisma finirà e non avrà alcuna importanza chi lo segnerà, di quale squadra, se fuorigioco o regolare, se c’era o non c’era. Saremo tutti lì a lanciare un urlo liberatorio.

Ma non è questo il momento.

Dobbiamo farci coraggio. Dobbiamo pazientare. Possiamo raccontare il grande calcio ai nostri figli, nipotini, cuginetti, fratellini e anche le sorelline eh! Che le donne capiscono di calcio più di noi, date retta a me!

C’è da aspettare ancora un po’, è ‘Il sabato del villaggio’ del nostro calcio. Ma ci rifaremo. Ne usciremo.

Noi de lagoleada.it abbiamo deciso, a questo punto, di aggiornarvi anche sulla situazione con aggiornamenti, decreti e le ultime relative alle decisioni governative. Il mio grazie va a tutta la redazione, giovani under30 che si impegnano fino a tarda sera per confrontarci e aggiornarvi. Il mio grazie va a Benito, Simone, Mario e Giovanni, sempre pronti.

Uniti ne usciremo, e faremo la ola in attesa di quel che sarà un soave e fantastico triplice fischio!

Foto di Benito Girardi per lagoleada.it – RIPRODUZIONE RISERVATA

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