Il caso Reggina farà slittare la data del TAR?
La Reggina ha presentato ricorso al TAR e ora la data potrebbe slittare all’11 Agosto. Domani la riunione per provare a mantenere la data del 2 Agosto”

La formazione della Reggina 1914 nella stagione 2022/2023. Fotografia di Pasquale Golia per lagoleada.it - RIPRODUZIONE VIETATA
I principali quotidiani sportivi del 26 Luglio, vale a dire Corriere dello Sport e Gazzetta dello Sport, analizzano la situazione Reggina che – con molte probabilità – farà slittare la data del TAR: “La Reggina ha presentato ricorso al Tar, il quale visti i tempi ha potuto fissare l’udienza solo per l’11 agosto e non per il 2. Tuttavia lo stesso Tar ha convocato domani le parti ricorrenti (anche Coni, Figc, Lega B, Brescia e Perugia) per verificare se tutti (come sembra) vogliono rinunciare ai termini: in tal caso l’udienza tornerà al 2 agosto come previsto insieme alle altre, anche perché il 4 ci sarà il Consiglio federale decisivo” – si legge sul quotidiano rosa.
“La Reggina prosegue l’iter di tutela della propria immagine e, soprattutto, del riconoscimento della richiesta di iscrizione al prossimo campionato di B. La società, attraverso i legali nominati dall’ex patron Saladini, ha presentato, entro i termini previsti, l’annunciato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio. A motivare le ragioni della Reggina sono stati gli avvocati Paolo Rosella ed Enrico Lubrano, confermati, ed i nuovi Fabio Cintoli e Donato Patera. I quattro legali hanno redatto un articolato ricorso per sostenere le ragioni della società calabrese che contesta la bocciatura per l’ammissione al prossimo campionato di B“ – scrive invece il Corriere dello Sport.
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Che succederà col ricorso della Reggina? Le ultime
“Nelle scorse settimane, dopo il mancato accoglimento della richiesta di rilascio della licenza sportiva con cui sostenere l’iscrizione al prossimo campionato cadetto, era stato il Consiglio Federale a ratificare le decisioni della Covisoc. La commissione di vigilanza sulle società sportive aveva riscontrato, tra i documenti presentati dalla Reggina, la mancanza del pagamento di 757 mila euro all’Agenzia delle entrate entro il 20 luglio. La cifra da versare all’erario era stata definita dai giudici del tribunale reggino nell’iter che ha portato alla concessione dell’omologa. Con la ristrutturazione dei debiti veniva riconosciuto l’abbattimento del dovuto di quasi 15 milioni e con cifra di 757 mila euro. Lo stesso tribunale indicava che il versamento doveva avvenire entro il 12 agosto. Entro il 20 luglio Saladini provvedeva a pagare circa 6 milioni dovuto ai tesserati ed agli enti previdenziali” – continua CdS.
“All’erario, invece, il versamento veniva effettuato una settimana dopo. Da qui, richiamando la perentorietà ed il rispetto della data, il Consiglio Federale respingeva la richiesta di iscrizione della Reggina. Adesso, con il ricorso presentato al TAR, bisognerà attendere il 2 agosto per conoscere le decisioni del giudici amministrativi. La squadra, tra mille difficoltà, prosegue il ritiro. Unico dirigente presente, Massimo Taibi. Il ds ha avuto parole di elogio per il gruppo di calciatori che si sta allenando con Pippo Inzaghi definendoli «Uomini veri che non mollano mai». Gli stessi, secondo voci rimbalzate dal Sant’Agata, si sarebbero tassati con 100 euro a testa per pagare le spese del ritiro. Importate sarebbe stato anche l’intervento del tecnico, non nuovo a gesti di straordinaria sensibilità. Dopo le dimissioni a catena di dirigenti e collaboratori, alcune notizie vorrebbero l’arrivo nel club amaranto di Tonino Tempestilli e Maurizio Pellegrino” – conclude.