Il principe William e il primo ministro britannico Boris Johnson si sono uniti al coro di condanna degli abusi razziali online sui giocatori di calcio inglesi dopo la sconfitta della squadra nella finale di Euro 2020.
“Sono disgustato dagli abusi razzisti rivolti ai giocatori dell’Inghilterra dopo la partita di ieri sera”, ha dichiarato su Twitter il principe William, nipote della regina Elisabetta e presidente della Federcalcio inglese.
“E’ assolutamente inaccettabile che i giocatori debbano sopportare questo comportamento ripugnante. Deve finire ora e tutti coloro che sono coinvolti dovrebbero essere ritenuti responsabili”.
La polizia ha detto che avrebbe anche indagato sui commenti fatti nei confronti dei giocatori di colore Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, che hanno sbagliato i calci di rigore ai rigori con l’Italia dopo l’1-1 di domenica.
“Questa squadra dell’Inghilterra merita di essere lodata come eroi, non abusata razzialmente sui social media”, ha detto Johnson su Twitter.
I giocatori inglesi hanno manifestato contro il problema del razzismo durante tutto il torneo, mettendosi in ginocchio prima di tutte le partite. Tuttavia, alcuni fan hanno fischiato il gesto, con i critici che lo considerano una politicizzazione indesiderata dello sport e un’espressione di simpatia per la politica di estrema sinistra.
Alcuni ministri stessi sono stati accusati di ipocrisia per essersi rifiutati di criticare coloro che hanno fischiato la squadra, ma ora si uniscono alla condanna degli abusi razzisti.
“Siamo disgustati dal fatto che alcuni membri della nostra squadra – che hanno dato tutto per la maglia quest’estate – siano stati oggetto di abusi discriminatori online dopo la partita di stasera”, ha twittato la squadra inglese.
“Faremo tutto il possibile per supportare i giocatori colpiti, sollecitando le punizioni più dure possibili per chiunque sia responsabile”, ha affermato la FA in una nota.
Il problema dell’abuso online dei giocatori ha portato le autorità calcistiche britanniche a boicottare brevemente le piattaforme di social media per evidenziare il problema, uno stand unito da altri organismi sportivi.
Le aziende tecnologiche sono state ripetutamente accusate di non aver fatto abbastanza per affrontare il problema.
A maggio, il governo britannico ha annunciato piani per una nuova legge che potrebbe vedere le società di social media multate fino al 10% del fatturato o 18 milioni di sterline (33 milioni di dollari australiani) se non riescono a eliminare gli abusi online come i crimini di odio razzista.
Da ieri il Foggia è in amministrazione giudiziaria. Cosa cambia per il club?
Era il 22 aprile 2025 quando il Calcio Foggia 1920 comunicava l'esonero del DS Luca Leone e…
Gentile non si è mai tirato indietro quando è stato chiamato. L’ultima esperienza ha portato…
Il Foggia rimane in Serie C: tra le mura del Pino Zaccheria, gli uomini di mister…
Emozioni forti al Pino Zaccheria, che ha riaccolto Matteo Matullo, uno dei ragazzi sopravvissuti al…
Il Foggia rimane in Serie C: tra le mura del Pino Zaccheria, gli uomini di mister…