Quasi 200 presenze alla Lazio, poi il Foggia: viene accusato di riciclaggio | C’è una voragine da un milione di euro

Illustrazione della Lazio 03-04 (Wikipedia sconosciuto FOTO) - lagoleada.it

Illustrazione della Lazio 03-04 (Wikipedia sconosciuto FOTO) - lagoleada.it

E’ stato un giocatore importante per la Lazio, eppure ha passato alcuni problemi dal punti di vista legale. Cos’è successo?

A volte il mondo del calcio si intreccia con quello della giustizia, e non sempre per motivi sportivi. Negli anni, alcuni calciatori sono finiti sotto i riflettori non per i gol segnati, ma per presunti legami con il riciclaggio di denaro. 

Il meccanismo è spesso lo stesso: si usano attività legali per far “rientrare” nel circuito ufficiale soldi di origine illecita, magari provenienti da evasione fiscale, scommesse clandestine o affari criminali.

Tra i casi più noti, alcuni hanno coinvolto ex campioni accusati di aver favorito organizzazioni mafiose o di aver nascosto fondi all’estero. Altri invece si sono chiusi con assoluzioni, ma con danni all’immagine difficili da cancellare. 

Anche se non tutti i casi portano a condanne, l’impatto mediatico è sempre forte. E quando un calciatore famoso finisce sotto inchiesta, la vicenda solleva interrogativi su etica, finanza e responsabilità pubblica. In fondo, il calcio è un fenomeno globale, e come tale, riflette anche le sue ombre.

Un ex calciatore nei guai

In genere quando si parla di un ex calciatore come Luciano Zauri, vengono in mente le partite giocate con la Lazio o magari gli inizi da allenatore, come l’ultima esperienza al Foggia. E invece, ogni tanto, spuntano fuori storie complesse, che si muovono lontano dai campi di gioco. Nel 2012, ad esempio, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il suo nome è comparso in un’inchiesta condotta dalla Procura di Milano su questioni legate ad aggiotaggio e riciclaggio. 

L’indagine, seguita dal pm Luigi Orsi Nocerino, ruotava attorno a un conto svizzero. Non uno qualunque, ma uno con un milione di euro dentro. Un dettaglio che ha acceso più di un sospetto. Zauri, secondo quanto emerso, risultava tra i soggetti sotto esame per operazioni considerate poco chiare, forse legate a vecchi movimenti di denaro durante la carriera da calciatore. 

Zauri in panchina (LaPresse FOTO) - lagoleada.it
Zauri in panchina (LaPresse FOTO) – lagoleada.it

Alcuni dettagli sulla vicenda

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, il cuore dell’inchiesta puntava a capire da dove arrivassero esattamente quei fondi custoditi all’estero e come fossero finiti lì. L’ipotesi era che si trattasse di guadagni mai dichiarati al fisco, forse incassati attraverso operazioni parallele ai trasferimenti ufficiali o bonus “fuori contratto”.

Un tipo di dinamica che, a detta degli inquirenti, si sarebbe ripetuta in diversi casi nel calcio di quegli anni. La Guardia di Finanza aveva monitorato bonifici, movimenti sospetti e presunti giri di denaro tra l’Italia e l’estero, cercando di ricostruire l’intera filiera. Il nome di Zauri era uno dei tanti finiti sotto la lente.