Quanto guadagnano i calciatori di Serie C?
La Gazzetta dello Sport, in un articolo di Nicola Binda, svela gli stipendi dei calciatori di Serie C, “aumentati rispetto al 2022”

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Turris (Serie C - girone C 2023/24) - crediti: foto di Sara Angiolino (RIPRODUZIONE VIETATA)
La Gazzetta dello Sport, in un articolo di Nicola Binda sull’edizione odierna, fa i “conti in tasca” alla terza serie del calcio italiano. Quanto guadagnano i calciatori di Serie C? In campo ci sono 163 milioni di euro, un bilancio che svela come gli stipendi dei giocatori sono aumentati rispetto alla stagione 2022-2023.
Dai dati è emerso come il Benevento è il club che paga di più, mentre il Giana Erminio quello che paga meno; i club di Lega Pro spendono in media 635.000,00 euro in più rispetto lo scorso anno: il costo generale è aumentato di 35 milioni di euro. Altro dato curioso riguarda la Juve Stabia e la Torres: si tratta dei due club che hanno speso meno nel mercato e hanno guadagnato molta rendita.
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Quanto si guadagna in Serie C?
L’indagine di Binda svela come, grazie agli aggiustamenti della Lega Pro, gli indebitamenti non sono aumentati: si tratta infatti di 90 milioni di euro sui 1,3 miliardi collezionati dal calcio italiano; al tempo stesso sono diminuite le penalizzazioni e le esclusioni dai campionati. “La maggior visibilità acquisita con Matteo Marani presidente e qualche introito in più hanno spinto i club a investire: tra giocatori, allenatori, dirigenti e dipendenti vari (parliamo dei contratti federali) il costo è salito dai 128 milioni del torneo scorso a 163. Ricordando che la parte fissa dei contratti resta e che quella variabile è legata a bonus che non sempre vengono raggiunti: il premio promozione è l’esempio più naturale“, si legge.
“In totale oggi siamo attorno ai 2,2 milioni di stipendi a società (il calcolo è su 58), in media sono 635mila euro in più a testa di un anno fa”, spiega Binda. “Cosa è cambiato?“, si chiede Binda. Un primo dato riguarda i club che scendono dalla B che si portano dietro contratti molto pesanti, anche se quelli ci sono ogni anno. Quelli di quest’anno sono riusciti a risparmiare meno, ma non solo: “La stagione scorsa il club Paperone era il Crotone (pure reduce dalla B) con 7,5 milioni complessivi, oggi ne abbiamo tre sopra i 9 milioni: le retrocesse Benevento (primo) e Spal, più l’Avellino (secondo), che ha quasi raddoppiato nel giro di un anno”, spiega Binda.
Cifre e stipendi ancora in aumento
“Per la cronaca: in Serie B ci sono 12 società su 20 che spendono meno dei 9,6 milioni del Benevento. Altre due società (Triestina e Vicenza) sono sopra gli 8 milioni e solo la sesta (Catania, neopromosso) pareggia quel Crotone (oggi sceso sotto i 7). Cifre molto alte, ma garantite: tra gli strumenti inseriti dalla Lega Pro da anni (e applicati di recente anche in B) c’è l’extra-budget, ossia la fideiussione del 40% per la cifra che supera il milione di euro. Di contro, ecco le società formichine: l’altra neopromossa Giana fa il campionato con 636mila euro, la veterana Virtus Verona con 650. Cifre di ogni tipo dunque, alle quali va aggiunto anche il costo azienda del 25-30% che pesa molto sui bilanci“, si legge ancora su GdS.
Ma quello che conta è l’incidenza degli investimenti sul rendimento delle squadre. Il Mantova, capolista del girone A, è in fascia medio-alta con 2,7 milioni; il Cesena, primo nel B, è ancora più su con 6,7, mentre i rivali della Torres sono molto più staccati con 1,2; tra le prime della classe spicca la Juve Stabia, che con 1,6 si è messa dietro (sul campo) i club più spendaccioni. Di contro, il piccolo Monterosi spende quasi 2,5 milioni per essere ultimo con soli 10 punti. Ci si può sbizzarrire a confrontare i costi con i risultati. Ma fate in fretta: ci sono nuovi allenatori e si sta per aprire il mercato di gennaio”, conclude Binda. Nel suo articolo non è citato il Foggia.