Qatar 2022, stadi smontabili per i prossimi mondiali
Il Qatar investe per i prossimi Mondiali del 2022: stadi smontabili e “gender equality”. Poi il comitato organizzatore mette i puntini sulle i sull’idea di Infantino, “48 squadre? Noi lavoriamo per il format a 32!”. L’All Rayan infatti, impianto da 40mila posti che sorgerà a 20km dal centro di Doha, verrà smontato al termine della FIFA World Cup in Qatar 2022: la sua capienza verrà dimezzata a circa 20mila posti e ospiterà la federazione del Judo, della Boxe ed un moderno medical center.
Sarà questa una delle grandi novità dei mondiali di calcio del 2022 in Qatar, per la prima volta nella storia in Medio Oriente e la seconda in Asia dopo Corea-Giappone: “Per gli stadi prevediamo un investimento dai 6 agli 8 miliardi di dollari. Il nostro primo obiettivo è, oltre a promuovere il nostro Paese, il mondo arabo e la cultura araba, supportare lo sviluppo locale” – dice Khalid Al-Naama, il portavoce dell’Official Supreme Commitee 2022 (il Comitato organizzatore).
Tutti gli 8 nuovi stadi, come il “Luisal” da 80mila posti che ospiterà inaugurazione e finale, sono riciclabili e a fine mondiali andranno a università, ospedali, federazioni sportive. Per l’evento si prende l’arrivo di 1,5 milioni di visitatori, per la maggior parte riversati a Doha, dal momento che gli stadi sorgeranno in un’are compresa in 50 km, che circonderà la capitale (vi saranno a disposizione 3 linee metropolitane).
Agli emirati però l’ipotesi del format a 48 squadre, che comporterebbe la collaborazione con Paesi vicini favorendo il dialogo, non piace affatto: “Per ora lavoriamo sul progetto a 32 squadre. Siamo al tavolo con la FIFA per l’estensione, si vedrà a giugno. Bisogna considerare anche l’impatto sui calendari di tutti i Paesi, la possibilità di garantire le libertà di movimento di tutti, rispettare gli standard della Fifa per gli impianti“– chiarisce Al-Naama.
Fonte: Gmg/AdnKronos, inviato Giuseppe Maria Greco.
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