Puglia in zona rossa rinforzata, ecco cosa cambia

Da domani una nuova ordinanza del governatore Michele Emiliano fa cambiare il colore della nostra regione, che porterà così la Puglia in zona rossa rinforzata. L’ordinanza, emanata nella giornata di oggi, entrerà in vigore a partire da domani (26 Marzo) fino al prossimo 6 Aprile.

Cerchiamo di capire dunque cosa cambia, cosa comportano le nuove limitazioni, cosa sarà possibile fare e cosa no, quali sono i nuovi orari di chiusura per alcune attività e quali esercizi commerciali possono restare aperti.

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Immagine in evidenza: foto di Capri23auto da Pixabay

La Puglia in zona rossa rinforzata, cosa cambia

  • Spostamenti: vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso gli altri comuni della Puglia per raggiungere le seconde case, eccezion fatta per comprovati motivi di necessità o urgenza; allo stesso modo sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, ad eccezione di comprovati motivi di necessità o urgenza.
  • Attività commerciali: tutte le attività commerciali consentite dal decreto del presidente del consiglio, in vigore dallo scorso 2 Marzo (articolo 45), dovranno chiudere alle ore 18:00, eccezion fatta per le attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie.
  • Festività di Pasqua: nuove limitazioni nei giorni del 28 marzo (domenica della Palme), domenica 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Pasquetta o Lunedì dell’Angelo) prevedono la sospensione di tutte le attività commerciali consentite dal Dpcm del 2 marzo 2021 (art.45 citato prima), ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.
  • Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie: con decorrenza dal 27 marzo e fino al 6 aprile 2021, resta consentita l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed “a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti”.

    Restano invariate le disposizioni che determina che le attività commerciali si svolgono “a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni”. Analogamente resta fermo l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

    I datori di lavoro pubblici “limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile“. Fortemente raccomandato ai datori di lavoro privati “di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile, compatibilmente con le modalità organizzative adottate”.