venerdì, 23 Maggio, 2025

Foggia, Gentile: “Domani dobbiamo cacciare le…”. Poi chiarisce il caso Vezzoni

Foggia, le parole di mister Gentile prima della gara contro il Picerno

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Foggia Antonio Gentile ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Picerno, in programma alle 20:00 di domani, domenica 27 aprile: tutte le sue dichiarazioni.

Dopo un esonero di un allenatore, la situazione non è mai bella: al di là degli aspetti tecnici, poi c’è il rapporto umano che può legare il giocatore all’allenatore. Al mio arrivo, ho trovato un ambiente un po’ con l’umore basso, perché i ragazzi venivano da sei sconfitte consecutive e con l’esonero dell’allenatore ho trovato una squadra abbastanza giù di morale. La reazione però c’è stata e soprattutto immediata: la squadra si sta allenando bene e sta cercando di buttare tutto alle spalle, perché siamo arrivati all’ultima partita e quindi non c’è altra strada da fare oltre a quella di offrire una grande prestazione. Il gruppo ha reagito bene, soprattutto in questi ultimi due giorni sembra aver smaltito qualcosa, c’è un’aria di positività“.

Io lavoro per il Foggia da tanti anni, non devo essere l’eroe io in questa situazione qui, che ho già affrontato diverse volte in passato. Stavolta ho lavorato un po’ di più con la squadra, da martedì. Non devo sentirmi l’eroe della situazione, ho grandi responsabilità e le sento: se ho accettato questo incarico è perché amo il Foggia e voglio cercare di dare qualcosa. In qualsiasi modo dovesse andare, non mi sentirei né l’eroe di aver salvato il Foggia e né la persona che l’ha fatto andare a picco. Sto cercando di dare il massimo e lo darò, come i giocatori“.

Il cuore deve battere a tutti, ognuno ha qualcosa da difendere; qualora un giocatore non dovesse essere attaccato, dovrebbe attaccarsi ad altro che possa fargli tirare fuori qualcosa. Sono stati molti i motivi che hanno portato a questa situazione qui, tutti sono stati responsabili: adesso siamo arrivati alla fine, se non ti attacchi alla maglia devi attaccarti a qualcosa di a te caro, a qualsiasi cosa possa far suscitare una cosa forte per ottenere un risultato importante. A nessuno piace perdere, tutti i ragazzi vogliono cercare di portare a termine una missione: non è facile reagire dopo tante botte prese, per tanti motivi, però la responsabilità deve essere la loro“.

Sto vivendo queste ore in maniera molto intensa, perché c’è molto lavoro tecnico-tattico e anche di stimolo, sono un po’ il capo espiatorio del campo. Oltre i discorsi tecnici, si parla anche col giocatore: penso che l’ambiente debba condizionare tutto, una persona non riesce a fare le cose da solo. Ci sono persone accanto a me che mi stanno addosso e che conosco bene, conoscendo quindi l’ambiente: ho chiesto a tutti di darmi una mano e di condizionare un ragazzo con un messaggio positivo, con un abbraccio… A questo punto serve questo, perché solo noi sappiamo lì dentro cosa c’è. Sto vivendo questa situazione col pensiero giusto e con la responsabilità giusta, è chiaro sia un po’ difficile però la sto vivendo bene“.

Tatticamente ci metterò del mio. Per quanto riguarda il modulo, purtroppo sono arrivato martedì e non abbiamo una rosa molto folta attualmente, c’è sempre chi ha l’acciacco o chi è disponibile per poi magari dopo due giorni avere un problema, questa è una cosa che si sta susseguendo già da tempo… Dobbiamo avere diverse strategie e cercare la migliore per domani: abbiamo e ho delle idee, tatticamente ho lavorato io sul campo, con me non c’è stato nessun altro. Le scelte sono le mie, il lavoro l’abbiamo fatto insieme a prof e collaboratori, però tatticamente ho lavorato. Vedremo domani quale sarà la soluzione migliore, in base a come staremo fino all’ultimo secondo“.

I ragazzi sono tutti disponibili, tranne Mazzocco che è infortunato, Kiyine che ha l’influenza e Silvestro che è squalificato. Il caso Vezzoni? Il ragazzo si è allenato, ma si è fatto male: si allenava con la squadra, faceva lavoro a parte. Su queste cose qui non so cosa fare, io l’ho ritrovato in campo ma poi si è fatto male mercoledì, ha avuto un problema al ginocchio. Non sarà utilizzabile a causa dell’infortunio, poi non sono andato oltre… Anche perché, dal momento in cui sei infortunato, con tutti gli impegni che ci sono non ho nemmeno il tempo di parlarti: se sei fermo e non ti alleni per diversi giorni, che considerazione posso avere?

Interviene il Responsabile dell’Area Comunicazione, Alessio Grieco, interpellato sulla questione Direttore Sportivo: “DS? C’è un collaboratore, come sempre stato, che è Luigi Gentile, però non è il Direttore Sportivo“.

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Gentile Cavese-Foggia
Immagine in evidenza: uno scatto di Cavese-Foggia (Serie C – girone C 2024/25) – crediti: foto di Calcio Foggia 1920/Federico Antonellis

Foggia, Gentile: “Domani dovremo tirare fuori gli attributi, non ci sono scuse”

Dall’interno posso dire che, si pensa di vincere una partita e poi non lo si fa, c’è la possibilità di cadere in un circolo vizioso, qualora questa cosa si ripeta. Quando inizi a perdere i motivi sono molteplici, però adesso non c’è più da piangersi addosso: adesso bisogna tirar fuori gli artigli, non c’è alternativa e non c’è scusa. Chi entrerà in campo domani (ma tutti, perché per me sono tutti titolari), dovrà tirar fuori i coglio*i: i ragazzi lo stanno già facendo, perché si sono allenati bene questa settimana e ho percepito cose positive tra di loro. Guardando il campo, a oggi dico che sicuramente tireranno fuori l’orgoglio“.

Mi sono trovato in questa situazione quattro volte. Quest’anno in Cavese-Foggia non ho allenato la squadra, c’era l’allenatore della Primavera e poi sono andato in deroga io; conoscevo il gruppo, perché c’ero già stato con Brambilla. La prima partita che feci fu a Taranto, poi la Coppa Italia col Picerno dove passammo il turno ai rigori, per ultime la Cavese e domani nuovamente il Picerno“.

Provo diverse sensazioni. Ho la necessità di essere cinico nel focalizzarmi sull’obiettivo, che è la partita di domani, non posso farmi prendere da troppe cose… Provo amore per questi colori e per la gente che tifa davvero il Foggia: questa piazza merita di più, siamo troppo legati al calcio. Provo rabbia, perché ritrovarsi in questa situazione fa rabbia, però è una rabbia che poi va trasformata: cerco di trasmetterla ai giocatori in campo, al di là dell’età… Io ho 31 anni, ma dico quello che penso a chiunque: non c’è altra strada, altrimenti non mi sarei preso la responsabilità di stare qui. Tutto quello che sento lo trasmetto, è delicato però cerco di dare il massimo: sto dando tutto quello che ho dentro“.

Non ho sentito nessuno della proprietà. Mi ha chiamato Bitetto martedì mattina, poi stop“.

C’era da mettere a posto la testa dei ragazzi, perché poi inizialmente con Zauri si sono fatti risultati. Tatticamente faccio il mio, sicuramente qualche accorgimento c’è stato“.

Non dovremo guardare gli altri. Domani dovremo fare una grande prestazione, a prescindere dai risultati dei vari campi, non possiamo cullarci. Il Picerno, secondo me, è la squadra col miglior gioco del campionato: sono molto organizzati, fanno del possesso e del palleggio la propria filosofia. Tomei è un allenatore molto bravo, nel tempo hanno sempre tenuto la stessa filosofia di gioco, prima con Longo e adesso con Tomei. Domani sarà una partita tosta, anche perché loro possono migliorare la posizione in classifica: da ottavi, vincendo e con altre combinazioni dai vari campi, possono salire. Domani sarà una partita difficile, la squadra è forte ma dipenderà tutto da noi“.

Ho ricevuto messaggi dalla piazza. Noto molto senso d’appartenenza della gente: è chiaro che messaggi del tipo “Portaci alla salvezza” facciano piacere, ma non mi esalto più di tanto… Dobbiamo lavorare, arrivano messaggi belli ma anche quelli brutti. Bisogna avere equilibrio“.

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