Playoff

Pescara, Zeman: “Stiamo abbastanza bene. A Foggia…”

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Pescara Zdeněk Zeman ha presentato la sfida dei playoff con il Foggia, in programma alle 20.30 di domani (clicca qui per leggere le probabili formazioni e dove vederla): le sue dichiarazioni.

Come sta la squadra e un pensiero sul tutto esaurito dell’Adriatico – “La squadra sta abbastanza bene per quello che può fare, visto che negli ultimi tempi ha giocato tante partite, però i ragazzi non hanno problemi. Plizzari è a disposizione, si è allenato già ieri e oggi con noi appieno. Sono contento che la gente venga allo stadio: spero ci aiuti ma ci dobbiamo far aiutare noi con la prestazione“.

C’è tanto entusiasmo/sano ottimismo non solo l’ingresso nelle semifinali playoff, ma anche perché il Pescara è allenato da Zeman? – “Io non ci credo: penso che se al posto mio ci fosse stato uno qualsiasi ci sarebbe stato lo stesso entusiasmo, perché la squadra ha fatto risultati ed è andata bene, quindi la gente quando si gioca per qualche cosa viene. È vero che durante il campionato non ci sono stati tanti tifosi, ma l’appetito vien mangiando si dice“.

Domani sarà un undici vicino a quello della ripresa o quello schierato solitamente? I rientranti dalle squalifiche saranno tutti e tre in campo? – “La formazione la darò domani. Penso e spero che tutti i ragazzi siano a disposizione. Tatticamente, lo ripeto, per me il Foggia ha fatto una buona partita e siamo stati bravi noi a proporre qualche cosa ogni tanto: dobbiamo fare di più sperando che loro facciano di meno, perché è sempre una buona squadra con gente esperta. Noi siamo forse ancora troppo acerbi“.

Come mai la squadra nel secondo tempo dell’andata ha pensato a gestire? – “Non lo so, abbiamo solo mantenuto il possesso senza cercare la profondità sul campo“.

Nel gol del 2-2 è stato un errore difensivo o il fatto di aver pensato ad un fallo di mano che ha fatto fermare i centrali? – “Sul fallo di mano non si è lamentato nessuno, anche se forse c’era, non so se il VAR lo abbia fatto vedere. Se si prende un gol brutto, poi cominciano i pensieri brutti“.

Domani che pensieri belli bisogna fare? – “Cercare di giocare per vincere per tutta la partita. Anche lì dipende dallo stato momentaneo della partita, però il concetto è quello: noi dobbiamo cercare di vincere la partita, del resto come loro“.

Su Cuppone – “A parte che non credo che gli altri si siano risparmiati, per me hanno lavorato tutti e anche bene. Poi Cuppone dà nell’occhio perché si muove di più, anche se non sempre nei posti giusti. Siamo sempre allo stesso punto (sorride ndr.)”.

Quali sono le scelte di formazione per pareggiare il gap di fronte ad un Foggia più esperto? Magari mettendo qualche anno in più rispetto alla media? – “Non ho guardato mai all’età di giocatori, ma a quello che secondo me possono dare alla squadra, vecchi o giovani“.

In porta le gerarchie sono definite e come stanno Desogus e Gyabuaa – “Per me sono tre portieri bravi, poi sono io a tirarne uno dal cappello e metterlo in porta. Penso Gyabuaa ancora non sia pronto per la caviglia, anche se partecipa e la caviglia la mette sui contrasti, però anche lì è più scelta tattica che tecnica. Desogus ha un po’ mollato rispetto all’inizio: bisogna che trovi delle motivazioni“.

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Immagine in evidenza: mister Zdeněk Zeman – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Pescara, Zeman: “A Foggia sono stato sempre bene”

Dodici gol nei playoff più diciotto nella fase precedente fanno trenta gol del Pescara sotto la gestione Zeman. È soddisfatto? – “Mi aspetto di fare i gol che bastano per vincere, poi se se ne fanno di più sono più contento, ma non faccio calcoli su quanti ne abbiamo fatti o quanti ne faremo. È una squadra costruita per attaccare. Squadra zemaniana? Non lo so, penso sia già stata costruita così, perché sicuramente davanti hanno del potenziale. Poi voi parlate di quei due, io ci aggiungo Vergani, che per me è un grande talento, però servono le motivazioni“.

È il momento di osare e rischiare il tutto per tutto – “Si deve giocare, lo ripeto. Io con la squadra non ho mai detto di difendere il risultato e tirarsi indietro, ma dobbiamo cercare di vincere: per vincere devi attaccare perché da soli gli avversari gol non se lo fanno, poi dipende se attacchiamo nel modo giusto o sbagliato“.

L’eventualità dei supplementari comporta una gestione diversa delle risorse fisiche? – “Bisogna pensare anche a quello, ma spero non ce ne sarà bisogno. Se ho già scelto anche i rigoristi? Quello vediamo dopo i novanta minuti, dopo i supplementari“.

Domani partita speciale solo perché ci si gioca la finale o anche perché comunque c’è il Foggia e tutto ciò che rappresenta e ha rappresentato? – “La gente si dimentica (si parlava dei fischi a lui indirizzati nella gara d’andata ndr.); penso che a Foggia ho dato tanto, io non li ho sentiti, peccato, perché potevo essere un po’ più cattivo. Io a Foggia ho dato tanto, penso che mantenere la squadra del Foggia per quattro anni in Serie A non sia poco: vediamo se ci riusciranno loro in futuro. Con tutto ciò, io sono stato sempre bene a Foggia“.

Cosa teme di più Zeman tatticamente dell’avversario? – “Se lo dico, poi mi attaccano su quello (sorride ndr.)”.

La tenuta fisica può fare la differenza? – “Che loro sono stanchi, è tanto per mettere le mani davanti. È vero che hanno giocato qualche partita più di noi negli ultimi tempi, ma una squadra allenata non dovrebbe avere problemi. Il Pescara sta meglio? Lo deve dimostrare“.

Ha paura che la squadra possa essere conscia di essere più forte? – “La squadra non può sentirsi superiore se abbiamo pareggiato. Se avessimo vinto, si sarebbe potuto dire di avere un vantaggio, ma oggi il vantaggio non c’è: a Foggia ci hanno messo in difficoltà, sanno che è difficile“.

Andrà a salutare Delio Rossi? – “Ci ho ripensato un po’: visto che sono più grande, spetterebbe a qualcun altro“.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Pescara (playoff Serie C 2022/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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Benito Girardi
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