Immagine in evidenza: Alberto Colombo - crediti foto: canale ufficiale YouTube Pescara Calcio (frame da video)
Al termine di Pescara-Foggia, l’allenatore dei biancazzurri Roberto Colombo ha analizzato la sconfitta della sua squadra nel post-gara. Le sue dichiarazioni ai microfoni di Rete8:
“C’è grande amarezza, delusione e rabbia. I crediti prima o poi finiranno, non devo farmi forte di quello che oggi il presidente dice e non mi posso cullare su questo (Sebastiani ha confermato che il posto del tecnico non è in discussione ndr.): può far piacere ma c’è veramente molto malumore e inca**atura, perché non era prevedibile perdere in questo modo – chiaramente è stata una prestazione molto al di sotto delle aspettative. Altre parole forse non servirebbero, diventa difficile poi commentare quanto successo oggi perché c’è poco da commentare”.
“La partita è stata incanalata su quest’aspetto, sulle transizioni: noi ne abbiamo subite parecchie con qualità importanti degli avversari, sia tecniche che di gamba e ci hanno messo in difficoltà. Succede, nel senso che succede quando non siamo bravi nell’aspetto tecnico-tattico nell’essere incisivi, nel possesso perché poi nasce tutto da lì: per tenere o schiacciare la squadra avversaria, palleggi con un giro palla quasi sul perimetro e quando cerchi di forzare dentro magari la squadra avversaria è talmente ben sistemata – come lo era oggi il Foggia – che poi sulle transizioni non siamo riusciti mai a rientrare e ad essere messi nel modo giusto. Ieri in conferenza stampa dicevo che il nodo della partita poteva essere la fase di non possesso, di come si difendeva: ad altre squadre puoi concedere a volte la parità numerica o altre situazioni, se lo fai con squadre come il Foggia rischi di essere punito appena sbagli, siccome il livello è più alto. Siamo stati puniti in modo pesante”.
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“Nulla può essere lasciato al caso. Bisogna fare una profonda riflessione sul tutto, non solo su schema, sistema e questi aspetti; in teoria hai dei giocatori che, se riesci ad isolare, nell’uno contro uno dovrebbero agevolarti qualunque sia il sistema di gioco. Oggi hanno inciso in modo relativo e quindi risulti con un possesso stucchevole, questo poi agevola gli avversari quando sanno difendere bene e avere qualità nelle ripartenze. Oggi è stata la dimostrazione di come si rischia quando magari non c’è un equilibrio tattico”.
“Ho fatto entrare Rafia perché, visto l’andamento della partita, avevo intenzione di coinvolgerlo subito e di mostrare ai compagni quello che può e sa fare. Era per dargli un minutaggio corretto o anche superiore rispetto a quello che magari poteva essere nelle nostre idee per cercare di coinvolgerlo il prima possibile, visto che il tempo da qui alla fine è relativo”.
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