La SPAL era la squadra in pole per sostituire – potenzialmente – il Perugia al posto del Lecco, in caso di riammissione in Serie B ma il ricorso della società di Ferrara giudicato inammissibile così come sono stati rigettati i ricorsi di Alcione e Fano per il ripescaggio in Serie C, nel caso in cui si dovessero liberare i posti al momento occupati dal Brescia e dallo stesso Perugia.
“Questo è l’esito della giornata alla sezione speciale del Collegio di Garanzia presso il Coni che si occupa di ammissione/esclusione ai campionati professionistici. Il Collegio, presieduto da Vincenzo Nunziata, ha però lasciato aperto un varco dichiarando inammissibile il ricorso della Spal con una formula che sembra in qualche modo prendere tempo rispetto a uno scenario in divenire” – scrive La Gazzetta dello Sport nell’edizione del 1 Agosto.
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Perugia, la situazione per la Serie B
“La Federcalcio, con l’avvocato Giancarlo Viglione, aveva detto che il Perugia non ha i requisiti per poter sostituire il Lecco (se dovesse essere escluso definitivamente dalla B): «Una squadra riammessa, che quindi non ha conquistato il titolo per meriti sportivi, non può usufruire di deroghe», come quelle concesse dalla Lega B. La legale del club umbro, Loredana Giani, ha però controbattuto parlando di «lettura strumentale» da parte della Figc” – si legge su GdS.
“Il problema riguarda l’impianto di illuminazione e soprattutto la presenza in numero congruo di bagni allo stadio Renato Curi. La partita comunque avrà prima altri passi importanti: domani toccherà al Tar esprimersi sui ricorsi di Lecco e Reggina, poi venerdì il Consiglio federale dovrà tirare le somme (in attesa del Consiglio di Stato del 29). E non è detto che il problema dei requisiti del Perugia non possa tornare clamorosamente a galla” – conclude il quotidiano.