Sui canali social della Roma, ora in rete c’è un esilarante video con il presidente della Roma James Pallotta che si è divertito ad intervistarsi a vicenda con Kluivert e Manolas. Tra battute e gag, c’è stato spazio anche per qualche interessante riflessione ad esempio su Ronaldo: “Non vedo l’ora di affrontarlo“, ammette Manolas. Pallotta ha colto subito la palla al balzo e ha detto la sua sul fenomeno portoghese ora in forza alla Juve: “Ho pensato che fosse positivo per la Serie A, innanzitutto. Non l’ho presa come se fosse una cosa negativa per la Roma, per niente. È un giocatore spettacolare, probabilmente uno dei più forti di sempre. Ma non ero sconsolato o impaurito. Ho pensato fosse una cosa positiva per il campionato italiano perché negli ultimi anni la Serie A era un po’ sottovalutata nel resto del mondo. Credo che la A sia un ottimo campionato in tutte le sue componenti. In Spagna, per esempio, ci sono 4 o 5 squadre forti, in Germania e Francia ce ne sono poche, in Premier 6 o 7, in Serie A ce ne sono altrettante. Per il modo di giocare delle squadre qui in Italia, tatticamente e strategicamente, dubito che Ronaldo segnerà 60 gol come in Spagna. Chiariamo, non sto cercando di spronarlo affinché mi smentisca. Penso semplicemente che in Italia sia diverso e prima di tutto credo che sia importante per la Serie A. Anche se all’inizio mi sono chiesto come lo avrebbero pagato…”.
Pallotta: “Non è facile vendere i giocatori migliori ma in certi casi non hai scelta”
Da presidente della Roma, molto probabilmente la serata più emozionante Pallotta l’ha vissuta vedendo i tifosi impazzire di gioia nella gara di ritorno dei quarti di Champions:
“Vedere la gente impazzita è l’essenza dello sport!” – così commenta Pallotta ricordando il famoso gol del 3-0 di Manolas in Champions che ha messo fuori dai giochi il Barcellona. Poi un pensiero su chi è stato più difficile lasciar andare via in assoluto e in questa sessione di calcio-mercato: “Quale è stato il giocatore che mi è dispiaciuto di più cedere? A me piaceva molto Salah ma molti non sanno che dovevamo lasciarlo andare. Non avevamo scelta, è stato difficile così come per Alisson e Radja (Nainggolan, ndr), un guerriero. Non è mai facile ma in molti casi non hai scelta. Cerchi di venderli al massimo e poi trovare giocatori di personalità che siano migliori“.
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