Ieri la conferenza stampa della sindaca Maria Aida Episcopo (qui l’articolo completo) che si augura che Canonico iscriva la squadra al campionato: “Mi appello al suo senso di responsabilità, gli uffici hanno completato tutti gli atti propedeutici necessari. Sono molto ottimista”, ha detto. Ora la palla passa in mano all’imprenditore barese perché per il complemento della pratica serviranno però i bonifici di Canonico circa un milione di euro in stipendi a tesserati e calciatori (fino al 30 aprile), più la fideiussione di 350mila euro.
“Il compito del Comune si è virtualmente concluso, a conclusione del mandato esplorativo la sindaca non è riuscita a ottenere una parola ferma dall’imprenditore barese (che giorni fa ha chiarito alla stampa come è la questione con la Pintus) che il 6 maggio sembrava deciso a vendere il club a titolo gratuito e il 17 maggio aveva ritirato quelle stesse lanciando un messaggio alle due cordate (De Finis-Salandra e Di Matteo) all’epoca ancora in gioco con una proposta d’acquisto”, il commento del Corriere dello Sport sulle colonne dell’edizione odierna.
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La Episcopo è fiduciosa ma aspetta comunque la data del 4 giugno
“Ora dunque toccherà a Canonico rispettare la scadenza del 4 giugno per non tradire città e tifosi e non mandare in malora un sodalizio sportivo con 104 anni di storia. Sono dunque giorni di attesa e un po’ di ansia a Foggia, nemmeno la mediazione della sindaca è riuscita in fin dei conti a strappare a Canonico una parola rassicurante per la prossima stagione. Episcopo sull’uomo di Modugno si è così pronunciata: «Potrà risultare simpatico o antipatico ad alcuni, con me si è comportato sempre da gentiluomo». Al di là dei convenevoli, la conferenza convocata ieri mattina a palazzo di città aveva l’obiettivo
di «fare chiarezza» sui movimenti per la cessione del club agli imprenditori foggiani, così come richiesto dai tifosi. In realtà se non si resta ai blocchi di partenza, poco ci manca”, scrive CdS.
Episcopo resta cauta sull’annunciare “missione compiuta”: «Aspetterei il 4 giugno per dirlo..», dice. Al momento insomma non ci sarebbe un piano B all’iscrizione effettuata da Canonico e a palazzo di città la sindaca “aveva pubblicamente scongiurato sia la società in carica che quella eventualmente subentrante (si era ancora nella fase delle trattative) a togliersi dalla testa l’idea di poter ripartire dalla serie D o, peggio, da ancor più in basso pur di cancellare la debitoria e il fardello del contenzioso Pintus”, riferisce CdS. «Sarebbe un disastro ripartire dalle categorie inferiori, dobbiamo assolutamente ripartire dalla serie C. La difesa della categoria e l’iscrizione al campionato erano i punti fermi dell’amministrazione, possiamo ritenerci soddisfatti per il raggiungimento delle prime interlocuzioni», le parole dell’assessore allo Sport, Domenico Di Molfetta.
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