Ninni Corda a TuttoC: “Promozione meritata. Momento peggiore? Intimidazione a Gentile”

Immagine in evidenza: Ninni Corda - crediti foto: Antonio Errichiello
Intervistato da Sebastian Donzella per TuttoC.com, il responsabile dell’area tecnica del Foggia, Ninni Corda, ha fatto il punto della situazione sull’anno appena passato.
“Quel giorno in tribunale è stato sicuramente il momento migliore dell’anno (parla della promozione in C, ndr). Quel primo posto ce lo siamo meritato tutto, è stata una gioia immensa perché il lockdown ci aveva impedito di arrivare primi. Ringrazio ancora una volta l’avvocato Chiacchio che ci ha permesso di portare a casa un risultato strepitoso”.

Ninni Corda: “Momento peggiore? L’intimidazione a Gentile”
“La vile intimidazione a capitan Gentile mi fa stare male ancora oggi. Parliamo di uno degli artefici della promozione in Serie C: senza di lui, Anelli e Fumagalli non saremmo mai saliti in C e non saremmo mai stati terzi in Lega Pro. Oltre che inaspettato, quello ai suoi danni è stato un gesto bruttissimo all’indirizzo di una persona che avrebbe meritato solamente del bene da parte di tutti. Quello che accade in spogliatoio resta all’interno ma posso tranquillamente confessarvi che lui è sempre stato uno dei leader e uno che ha saputo tenere unita la squadra nei momenti difficili. Spiace che il gesto isolato di un vigliacco abbia portato a parlare male, a livello nazionale, di una città e di una società come Foggia. Ma spiace, soprattutto, che probabilmente non vedremo più Gentile con la maglia rossonera: questa è una brutta sconfitta per me e per tutti noi. Parliamo di uno che ha dato tutto per la maglia e, in cambio, si è visto bruciare la porta di casa. Ha deciso di andare via e lo comprendo anche se sto cercando di convincerlo a restare fino all’ultimo. Però lo capisco, la sua famiglia è scioccata visto che sono andati a bruciargli casa con moglie e bambini dentro”.
Nella foto Ninni Corda, foto di Antonio Errichiello su gentile concessione dell’autore. Tutti i diritti riservati