José Mourinho ha patteggiato con il fisco spagnolo, accettando la pena di un anno di detenzione (convertita in 180.000 euro di multa) per frode fiscale. Secondo El Mundo, il c.t del Manchester United ha ammesso di aver occultato al Fisco spagnolo gli introiti derivati dalla vendita dei diritti d’immagine del 2011 e del 2012, quand’era alla guida del Real Madrid. Secondo “Hacienda”, lo Special One ha evitato di dichiarare incassi per 3,3 milioni di euro.
Una condotta fraudolenta che Mourinho dovrebbe scontare con sei mesi di galera per ciascuna violazione (che comunque l’allenatore non sconterà, trattandosi di una prima condanna inferiore ai due anni di reclusione, come prevede la legge spagnola) e con il versamento di una mora pari al 60% della somma non dichiarata: ovvero, quasi un milione di euro per il 2011 e poco più di un milione per il 2012.
Nel 2014 Mou ha versato all’Hacienda 4,4 milioni di euro, perdendo il ricorso della sentenza, e quindi ora, sulla base dei calcoli riportati dal giornale, dovrà pagare altri 669.323 euro per chiudere definitivamente il caso ed evitare così di andare a processo. Come era già successo con Cristiano Ronaldo, anche lui inguaiato col Fisco al pari di Leo Messi, all’agente di Mourinho (e di CR7), Jorge Mendes, non è stata riconosciuta alcuna responsabilità per quanto accaduto.