Victor Moses, nuovo esterno dell’Inter, non è solo un calciatore ma anche un grande uomo. Ci ha colpiti molto la sua storia, la sua infanzia, segnata da un destino crudele. È stata proprio lui a raccontarla, qualche tempo fa:
“Quando avevo undici anni, una banda di delinquenti fece irruzione in casa mia a Kaduna, in Nigeria. Quelle bestie uccisero i miei genitori, per motivi religiosi. Io in quel momento non ero con loro, stavo giocando a pallone. Il calcio mi ha salvato la vita, letteralmente, privandomi però delle persone più care”.
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