Materazzi: “Sportivamente, odio la Juve. Rigiocherei…”

Marco Materazzi a tutto campo.

L’ex difensore di Inter e Nazionale è intervenuto nel corso di una diretta Instagram dell’ex portiere Sebastian Frey. Le sue parole:

Juventus? Sportivamente la odio tantissimo. Ibrahimovic? È fortissimo, ma non al livello dei più forti come Messi e Ronaldo“.

Ricordi di una carriera

“Berlino? La Francia correva a 600 all’ora, ma li avevamo ripresi, erano dei robot! Al 120esimo ho toccato e spazzato io l’ultimo pallone, decidendo difatti di andare ai rigori. Quello per la Francia non c’era? Acqua passata, ormai.

Partita che rigiocherei? Sicuramente il 5 maggio. Appena finita la partita, Gresko (Vratislav, ex difensore nerazzurro ndr.) chiese perché i tifosi fossero arrabbiati; Di Biagio lo guardò malissimo, ma lui disse che era già la terza-quarta volta che gli succedeva”.

L’anno del Triplete nerazzurro

Eravamo fortissimi il primo anno di Mourinho, poi sono stati messi Lucio, Eto’o, Milito e Thiago Motta: eravamo 25, poteva giocare chiunque. Le ultime tre partite sono state decisive: Roma, con tutti contro, Siena e poi Madrid.

Mourinho era di un’alta e altra qualità. Era uno scudo, un amico, un padre e un fratello: si incazzava, faceva ramanzine incredibili! Sapeva toccare le corde giuste, poi i risultati si sono visti. Il rapporto che avevamo era di fiducia e stima, sapevo che avrei potuto giocare anche solo una partita, ma avevo la sua stima.

Tra tutti quanti i compagni, il mio preferito era Eto’o. Uomo e calciatore fantastico, è un fratello e lo ringrazierò a vita: mi aveva promesso la vittoria della Champions League e l’ha mantenuta. Io lo amo. Gli dissi di venire perché ce l’avrebbe fatta vincere: non credeva fossi io, chiese la conferma ad Albertini”.

Chiosa finale sul rapporto con gli attaccanti

Ronaldo il Fenomeno è il più forte di tutti i tempi. Ho avuto la fortuna di non giocarci mai contro: solo col Milan, ma sapeva che io capivo le sue finte. Quando stava bene mi mettevo vicino a lui e facevo anche io 20 gol. 

Balotelli? È il numero uno, bravissimo ragazzo, ma ogni tanto dovevo dargliele: si presentò coi calzini del Milan. Lo dovevo picchiare, ma gli voglio bene. Non è una m…a, è bravo, un bambinone. Il primo allenamento con noi ha provato a farmi tunnel, non è riuscito a passare: io e Cordoba gli abbiamo dato il ben servito”.

Immagine in evidenza: Marco Materazzi (michool82, Youtube)