Con le qualificazioni per gli Europei del 2020, che inizieranno a Marzo, è tempo di parlare anche di nazionale e il ct, Roberto Mancini, lo ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Sono contento, penso di aver costruito un bel gruppo, una Nazionale speciale e divertente. Sulle tracce di quella delle notti magiche del 1990” – dice il Mister – “Sto lavorando pensando al futuro: guardo i giovani, li studio, li preparo e li faccio giocare. Penso che le ultime partite abbiano ricreato una bella armonia tra la squadra e la gente dopo una delusione insopportabile. Vedere i Mondiali senza di noi è stata dura“.

Quagliarella? Se continua a segnare lo convoco di corsa

Mancini dice inoltre che, nel 2019, le porte dell’Italia resteranno aperte per chiunque, anche per chi non è più un ragazzino proprio come Fabio Quagliarella che, tuttavia, con 12 reti in campionato attualmente è al terzo posto nella classifica dei marcatori, dopo Ronaldo e Piatek: “Nel mese di marzo iniziano le qualificazioni europee, se sono in difficoltà e continua a segnare uno o due gol a partita come adesso, lo convoco di corsa. Avete visto che colpi? Che gol? Ma Fabio, per questioni anagrafiche, deve sapere che nel lungo periodo non può avere un futuro azzurro. Un principio, questo, che vale per tutti”.

Mancini: “Super Mario Balotelli per ora è escluso”

“Io ho fatto il possibile, spero sempre che succeda qualcosa, naturalmente in positivo. Tornerà in Nazionale solo se lo merita. Da giovane mi ha dato tanto, sia all’Inter che a Manchester. Negli ultimi mesi davvero poco. Ma ha 28 anni, se vuole ha tempo, gli Europei e i Mondiali dovrebbero essere attrazioni fatali” – dice Mancini.

Immobile e Chiesa? L’italia non partecipa a Subbuteo

“Non è vero che ce l’ho con Immobile. Ciro ha giocato tanto anche con me. Contro il Portogallo è stato bravissimo, ma la Nazionale non è come una squadra di club: ci sono otto o nove partite l’anno, vanno sfruttate. I numeri dicono che è il migliore attaccante italiano, non ci sono dubbi, ma poi l’Italia non partecipa a un torneo di Subbuteo bensì a una manifestazione di altissimo livello, in cui si alzano i valori collettivi. Nelle rappresentative ci sono i migliori giocatori di ogni Paese: Immobile può avere delle difficoltà come gli altri attaccanti. Federico Chiesa? Imbattibile in velocità nell’uno contro uno sulla fascia, smarrito invece in area di rigore. Deve ancora imparare i movimenti ma, lo ricordo a tutti, ha solo 21 anni” – conclude Mancini.

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