Luis Suarez, nella lunga intervista concessa al Daily Mail, si racconta a tutto tondo: l’attaccante uruguayano del Barcellona, divenuto da poco il terzo miglior marcatore di sempre della storia Blaugrana per quanto riguarda la Liga: “Ho vinto un sacco di trofei in carriera, più di quanto immaginassi probabilmente. Penso di aver vestito degnamente la maglia numero 9 di questo club. So di essere l’unico giocatore in Europa che è stato in grado di star vicino ai numeri di gol di Leo Messi e Cristiano Ronaldo, battendoli anche 2 volte per la Scarpa d’oro”.
E a chi lo critica Suarez risponde così: “Alcuni dicono che a volte sono lento? Bisogna saper convivere con le critiche, bastano un paio di partite male che qui subito dicono che sono in difficoltà. Rido di tutto questo”. Sull’arrivo al Barcellona: “Sapevo che avrei avuto Neymar da una parte e Messi dall’altra, e che a me sarebbe toccato il ‘lavoro sporco’. Giocavo spalle alla porta, aprivo gli spazi per gli inserimenti dei due che in certe situazioni, negli uno contro uno, sono i migliori”. E come sarà il calcio quando Messi si ritirerà? “Sarà difficile – ha proseguito Suarez dopo un lungo silenzio – Adesso ancora sta giocando ed è la cosa più bella, per cui divertiamoci e godiamo di questo“.
ESULTANZA DA EX – Suarez è rimasto molto legato a Liverpool, tanto che la figlia si chiama Delfine, anagramma della parola Anfield. Però in semifinale, sul campo, si è avversari per la durata della partita e l’attaccante ha detto che esulterà in caso di gol: “La tappa di Liverpool per me è stata importantissima, provo immensa gratitudine. Però sul terreno di gioco non esistono amicizie, non esistono pensieri ai momenti belli trascorsi in una determinata squadra. Difenderò i colori del Barcellona, con tutto l’orgoglio del mondo”.
fonte: itasportpress.it
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