Fonte di polemiche è stata proprio la decisione di assegnare la finale della competizione al Paese, per via delle frequenti violazioni dei diritti civili delle donne:
“A Riad faremo una riunione con tutte le donne, perché i loro diritti vanno tutelati e rispettati. Le donne arabe devono avere la parità dei diritti e il calcio può aiutarle. Facile dire che in quei posti si violano i diritti delle donne, noi facciamo qualcosa per cambiare questo sistema. Non andiamo a Riad solo per giocare una partita di calcio, ma perché vogliamo fare qualcosa per cambiare. Le distorsioni del sistema possono essere cambiate solo con la presenza, gli assenti hanno sempre torto. Noi garantiremo lo spettacolo, loro garantiscano il cambiamento. Noi combattiamo ogni comportamento non in linea con la legalità. Il cambiamento sostanziale passa anche attraverso una partita”.
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