E’ tempo di rinnovo in casa Foggia. Così, dopo la recente assegnazione del titolo sportivo all’imprenditore Roberto Felleca, abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’artista foggiana Caterina Mazzei, autrice delle prime proposte per il nuovo logo societario.
Caterina parlaci di te e del tuo percorso formativo
Sono nata a Foggia nel 1996. Ho frequentato il liceo classico Vincenzo Lanza, ma fin da piccola ho sempre avuto una passione verso l’arte che mi ha portata a sperimentare e ad adoperare tecniche nuove, fino ad arrivare all’Iperrealismo. Principalmente infatti sono un’artista iperrealista, un genere che consiste nella riproduzione perfetta e maniacale di ogni dettaglio. Alcune delle mie opere sono state esposte a Roma e a Manhattan
Cosa rappresenta la tua proposta per il Foggia Calcio e da cosa è nata l’idea?
La mia proposta vuole mettere in evidenza le tre fiammelle, ovvero lo storico simbolo della città di Foggia che ricorda l’apparizione della Madonna dell’Iconavetere. Contemporaneamente lo stile delle fiamme rimanda alla morfologia dei diavoletti, un dettaglio importante visto che i rossoneri sono da sempre i “satanelli”, anche prima dello storico logo disegnato nella fine degli anni ottanta. Le tre fiammelle sono contenute in uno stemma di forma triangolare, con la parte superiore a strisce rosse e nere. C’è anche una variante libera da ogni “contenitore”, che potrebbe essere utilizzata nel maggio 2020, in occasione del centenario. Sui social network il logo ha trovato parole d’apprezzamento, ma anche qualche comprensibile diffidenza da parte dei tradizionalisti che vorrebbero come stemma societario – e purtroppo non è legalmente possibile – ancora i satanelli
Cosa ne pensi del fatto che, col fallimento di una società, si debba ogni volta cambiare l’emblema societario? Magari una soluzione potrebbe essere in futuro – sempre se fattibile giuridicamente parlando – che il logo originale venga acquisito dalla Città di Foggia (intesa come amministrazione comunale) in maniera che il problema non si presenti di volta in volta
Sarebbe un onore se un club storico come il Foggia utilizzasse il mio logo. Ma sono felice che il nuovo presidente Felleca abbia scelto di far decidere il prossimo stemma i tifosi: dovrebbero essere sempre loro ad avere l’ultima parola, visto che il calcio appartiene ai tifosi. Quanto alla questione del logo lo trovo ingiusto, ma purtroppo le leggi sono queste. Già nel 2012 il Foggia dovette rinunciare ai satanelli, quando ripartì dalla Serie D. Sono il simbolo dell’epopea zemaniana e dell’ultimo Foggia in Serie A. È davvero un peccato che debbano essere accantonati, ma ricominciare da zero (di nuovo) vuol dire anche mettere alle spalle il proprio passato. E poi, magari tra qualche anno (una volta calmate le acque), si potrà tornare allo storico logo
Le immagini riportate in questo articolo sono di proprietà di Caterina Mazzei e riprodotte su gentile concessione.