Lionel Messi, il pallone d’oro e il calcio italiano odierno
Chi è più forte Lionel Messi o Cristiano Ronaldo? Che il calcio viva di dualismi e dicotomie, lo sapevamo già da tempo. Tuttavia su questo scontro la critica sportiva è riuscita a generare grande discussione e fermento, attorno alla comunità che ama il gioco del calcio. Risolto l’imbarazzo nazionale, dato che il campione portoghese non è più in forze alla Juventus, forse possiamo riequilibrare i nostri giudizi, senza però escludere qualche critica anche sul campione argentino, erede per certi versi del grande Diego Armando Maradona. Con la vittoria del suo settimo pallone d’oro, assegnato durante lo scorso 29 novembre 2021, viene quindi stabilita una nuova gerarchia per quelli che sono stati i giocatori più rappresentativi dell’ultimo anno.
Non sono mancate certo le polemiche visto che probabilmente sia il polacco Robert Lewandowski, in forze al Bayern Monaco, che l’italo-brasiliano Jorginho, calciatore che gioca attualmente nel Chelsea, avrebbero meritato di vincere il titolo. Lionel Messi è stato tra i protagonisti dell’Albiceleste che durante la scorsa estate è tornata a vincere la Copa America. Tuttavia questo titolo per i molti critici e detrattori non sarebbe stato sufficiente per assegnare un pallone d’oro che forse altri campioni avrebbero meritato. Su tutti si parla del fatto che il bomber polacco Lewandowski ha disputato una stagione importante e assai prolifica; che dire poi di Jorginho che nello stesso anno ha vinto Champions League, campionato Europeo e Supercoppa Uefa.
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C’è però da dire come il calcio, essendo uno sport di squadra e non individuale non abbia un unico canone di valutazione, per quel che concerne un premio appunto individuale, che non sia legato alle reti realizzate o al titolo relativo al miglior giocatore di un torneo. Ci sarà sempre polemica e dibattito su quale sia stato il giocatore più forte del mondo, tanto che tra gli esperti si sta discutendo ancora sul merito e il valore di Maradona, Pelè, Cruijff e via dicendo. Forse è anche questo il motivo per cui il gioco del calcio continua ad appassionare e ad essere seguito, nonostante le continue modifiche del regolamento, che nel tempo ne stanno facendo quasi uno sport del tutto nuovo.
L’introduzione del sistema VAR, le cinque sostituzioni, il cool break, sono state tante le modifiche apportate al regolamento, tanto che fare un parallelismo e un paragone tra un calciatore di 15-20 o 30 anni fa e uno di oggi sarebbe impensabile per un giornalista serio, competente e obiettivo. C’è però l’elemento spettacolare e la fenomenologia del gioco, che da sempre crea passioni, dibattiti e contese. Il calcio italiano oggi sta attraversando una fase di transizione, dove la nostra Nazionale guidata da Roberto Mancini ha dato prova di forza, conquistando il campionato europeo a distanza di molto tempo rispetto alla prima e unica vittoria passata.
Per quanto riguarda le squadre da club, pur mancando una vittoria in Champions ed Europa League, mai come in questo momento stiamo vedendo che il movimento del calcio italiano sia tornato finalmente competitivo e attrezzato. Il terzo posto di Jorginho, giocatore simbolo della Nazionale ed ex calciatore del Napoli di Sarri, è sotto certi punti di vista una buona cartina tornasole, per il contesto calcistico attuale. C’è poi da dire che oggi per i giovani il calcio è uno sport che viene spesso seguito attraverso l’utilizzo dei dispositivi mobili e della tecnologia, senza dimenticare come il successo degli eSports stia avendo effetti anche sul mondo del calcio giocato. Ci sono poi anche i giochi di simulazione come EA Sport FIFA 22 per PS5 ed eFootball sviluppato da Konami. Il contesto del gioco ha assunto un ruolo sempre più centrale per le abitudini di molti utenti come si evince anche dal settore del gambling online con attrattive inerenti al contesto dei digital casinò.