L’Inter rivoluziona la mediana: cambiano tutti gli interpreti | Marotta studia il doppio colpo da 100 milioni

Marotta durante un intervento (LaPresse FOTO) - lagoleada.it
L’Inter, dopo questa particolare stagione, rivoluzionerà la squadra. E partirà proprio dalla mediana. Cosa bolle in pentola?
La mediana è il cuore pulsante di una squadra di calcio. È lì che si decide il ritmo del gioco, si costruisce l’azione e si spezzano i tentativi avversari. Chi domina il centrocampo, spesso domina anche la partita.
I mediani, o centrocampisti centrali, hanno un ruolo chiave: recuperano palloni, coprono gli spazi e fanno da ponte tra difesa e attacco. Non sempre brillano sotto i riflettori, ma senza di loro la squadra perde equilibrio.
Alcuni sono registi, capaci di dettare i tempi con tocchi precisi; altri sono più fisici, pronti a contrastare e rompere il gioco avversario. Spesso si trovano a dover fare entrambe le cose, senza mai perdere lucidità.
In un calcio moderno sempre più veloce e tattico, la mediana è il vero termometro della squadra. Se lì funziona tutto, il resto viene di conseguenza. Ecco perché tanti allenatori partono proprio da lì per costruire il loro gioco.
Aria di cambiamento
In casa Inter si respira un’aria un po’ incerta, soprattutto al centro del campo. Il reparto che fino a pochi mesi fa sembrava granitico, adesso rischia di subire una vera e propria rivoluzione. Tra offerte in arrivo, scelte personali da chiarire e valutazioni economiche, tutto lascia pensare che le prossime settimane saranno cruciali.
Secondo il Corriere dello Sport, il primo nodo riguarda Hakan Calhanoglu: il club nerazzurro non intende scendere sotto la soglia dei 35-40 milioni di euro per il regista turco, cercato all’estero. Poi c’è il caso Frattesi: come riportato da Tuttosport, l’Atletico Madrid ha messo nel mirino il numero 16 interista, che era arrivato a Milano per una cifra superiore ai 30 milioni. Infine, resta il punto interrogativo su Mkhitaryan che, come riportato da CalcioOnline, ha ammesso di aver faticato parecchio nell’ultima stagione. Non è escluso che decida di chiudere la carriera altrove… o magari di fermarsi del tutto.

Nuove idee, nuovi equilibri
Con tre pilastri pronti a salutare, Marotta e Ausilio si ritroverebbero a dover ridisegnare quasi da zero il centrocampo. Certo, Sucic è già arrivato e rappresenta un investimento interessante (La Gazzetta dello Sport), ma da solo non basta. Una pista interessante, seppur senza fonti, potrebbe essere quella che porta a Nicolò Rovella, oggi alla Lazio.
E’ giovane, ordinato, bravo sia nel corto che nel lungo, potrebbe raccogliere l’eredità di Calhanoglu in cabina di regia. E poi c’è l’idea Nico Paz, il talento del Como: classe 2004, tecnico e imprevedibile, uno su cui scommettere. Non è detto che arrivino, ma potrebbe essere degli ottimi rinforzi se l’Inter decidesse davvero di portarli a Milano.