Lettera a Delio Rossi: “Riprendiamoci quello che ci hanno tolto…”
La lettera aperta di una tifosa a Delio Rossi: “Le chiedo di tornare, raggiungeremo quello che ci è stato negato. Ne sono certa”

Immagine in evidenza: mister Delio Rossi durante la conferenza pre Foggia-Potenza, valida per il secondo turno dei playoff. Foto di Mario Mescia per lagoleada.it - RIPRODUZIONE RISERVATA
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta a Delio Rossi di una tifosa del Foggia, Annalisa Barbaro: “Mi è capitato di leggere, in questi ultimi giorni, delle notizie che riferivano di un possibile ritorno sulla panchina rossonera del tecnico Delio Rossi. E, romantica come sono, ho cominciato già a sognare che ciò avvenisse. Pare, però, che il Mister abbia, con la solita gentilezza che lo distingue, declinato l’ invito”, si legge nell’incipit del testo, “Ma io che, tra le altre cose, oltre ad essere romantica, sono anche testarda, certamente non mi rassegno facilmente, né voglio capacitare questo cuore, sognatore audace. E così, in questo freddo e pungente pomeriggio dicembrino, mi armo di coraggio e provo a scrivere qualcosa proprio al Mister“.
“Caro Delio, principio così questa mia lettera a Lei. Così come si fa per un caro amico. Mi presento: sono una tifosa appassionata cronica di questi colori, che per questi colori vive e gioisce, e qualche volta pure si dispera. Non ho il piacere di conoscerla personalmente ma so tutto o quasi di Lei. So che Lei, seppur romagnolo di nascita, è foggiano di adozione, legato alla nostra città da un cordone forse invisibile ma che resiste al tempo che passa. So dei suoi inizi nei lontani anni ’80, quando era giovanissimo. So che ha poi continuato sotto la guida tecnica di quel Maestro unico, dal quale ha dichiaratamente mutuato i valori della onestà, del lavoro, della dedizione a questo sport favoloso e anche i dettami tecnici, poi sapientemente rielaborati in chiave personale. Tutto questo, negli anni, ha fatto di Lei un tecnico vincente con grandi risultati ovunque sia andato e soprattutto le ha dato il riconoscimento di grandi valori umani”, si legge.
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La lettera aperta a Delio Rossi
“Uno dei più grandi capolavori tra i suoi risultati poteva essere lo scorso anno ma su questo non voglio tornare. Sappiamo tutti quale grande rapina a mano armata senza passamontagna ci hanno propinato. E riparlarne fa male. Per cui vado avanti. E vado al sodo, perché non vorrei annoiarla troppo. C’è da pensare all’oggi, un “oggi” che vede la sua, mia, nostra squadra, quella per la quale si sente “troppo coinvolto”, chiederle di ritornare. Un SOS gridato a gran voce da tutti. Comprendiamo le sue difficoltà, Mister, e sappiamo che sono della natura più nobile possibile: quella emotiva e certamente non altra. Eh già, le emozioni. Valle a capire. Molte volte capita di essere vulnerabile e indifeso davanti a certe emozioni che sono sempre illogiche e senza regole ma estremamente giuste per il cuore e l’anima. Ed è proprio al Suo cuore foggiano che mi rivolgo. Proprio per questo oggi io vorrei dirle, anzi chiederle, se fosse possibile, un ultimo sforzo”, si legge ancora.
“Parlo a nome di tutti i tifosi, di tutta la Foggia che l’ha visto crescere, che l’ha visto raggiungere i suoi traguardi. Quella Foggia tante volte strattonata dalla vita e da una grigia quotidianità che ora fa appello a quell’ amore che lei hai per noi. Mister caro, Le chiedo di accettare ancora una volta, di tornare e mettere il suo sapere calcistico e il suo cuore a disposizione nostra. Io non voglio e non posso cancellare quegli istanti magici vissuti con Lei qualche mese fa. Quegli istanti sono marchiati a fuoco sul mio cuore. E io sento che potrebbero ritornare. Ma solo se ritorna Delio. Se questo non fosse possibile nulla cambierà verso di Lei il mio affetto resterà immutato ma dovevo e soprattutto volevo chiederglielo. Se avviene insieme raggiungeremo quello che ci è stato negato. Ne sono certa, ne siamo certi. Sperando di non averla annoiata oltremodo, la saluto con stima. Un forte abbraccio. Rigorosamente rossonero, Annalisa”, conclude.