Lecce – Come l’anno scorso, ma a parti invertite. Termina con lo stesso score dell’ultimo incontro al Via del Mare il match tra i rossoneri di Pioli e il Lecce di D’Aversa.
Articolo di Giovanni Pirillo, foto di Pasquale Golia.
A cambiare è la sequenza delle reti, con il doppio vantaggio nel primo tempo del Milan firmato da Giroud e Reijnders, e la rimonta leccese firmata da Sansone e Banda. La doppia faccia del Lecce, arrendevole e demotivato nella prima frazione di gioco e volitivo e cinico nella ripresa, la doppia faccia del Milan, in pieno trend PSG nel primo tempo, confusionario e nervoso al rientro dagli spogliatoi, sono la fotografia di un incontro dalle mille sfaccettature, in cui il solo a poter strappare un mezzo sorriso è il tecnico dei Salentini, Roberto D’Aversa, al quale va il merito di aver indovinato i cambi dalla panchina e aver risollevato le sorti di un match che sembrava indirizzato verso una cocente sconfitta. Pioli, invece, dopo la grande notte di Champions, dovrà lavorare molto per ritrovare la vittoria in campionato, che ormai manca dalla gara contro il Genoa di inizio ottobre, e restare agganciato al treno delle prime quattro in classifica.
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Lecce-Milan 2-2, la cronaca del match
Inizia male per i rossoneri l’incontro del Via del Mare, con Pioli costretto al cambio forzato di Leao per un problema fisico. Al suo posto Okafor, che mette subito in difficoltà Falcone con una bella conclusione respinta dall’estremo difensore salentino. Risponde Banda per i padroni di casa, che al 22′ scalda i guantoni di Maignan. Gli uomini di Pioli approfittano della troppa leggerezza della retroguardia leccese, trovano il varco giusto con la percussione di Theo Ernandez sulla sinistra che serve Giroud, il francese appostato a pochi passi dalla linea di porta non può fallire e porta in vantaggio i rossoneri.
Prende il largo il Diavolo al 35′ con Reijnders, che si invola in solitaria verso la porta leccese senza opposizione e trafigge Falcone. Assente ingiustificata, anche in questa occasione, la retroguardia salentina, che lascia un corridoio troppo invitante al centrocampista rossonero, vicino alla doppietta personale in un’azione fotocopia a 3 giri di lancette di distanza. Il palo alla sinistra di Falcone mantiene in vita gli uomini di D’Aversa, che reagiscono con l’ottima azione offensiva imbastita sull’asse Kaba-Gendrey-Banda, la sua conclusione mette in mostra tutta la bravura di Maignan che si oppone da campione e mantiene inalterato il risultato.
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Sansone sfiora il colpaccio all’84’
Il cambio di campo e i cambi di D’Aversa cambiano il volto della partita, riaccendendo le speranze dei salentini. Niccolò Sansone, entrato in campo al posto di uno spento Strefezza, riapre il risultato con una zampata sottoporta al 67′. Il pari dei salentini arriva al termine di una splendida azione manovrata che ha coinvolto l’intero reparto offensivo, riorganizzato da D’Aversa con Piccoli perno d’attacco e Blin a supporto del centrocampo, e concluso da Banda, che chiude la transizione offensiva con una splendida conclusione a giro che si insacca alle spalle di Maignan.
Sfiora il colpaccio all’84’ ancora Sansone, con una incornata da posizione defilata che impatta sul palo. I minuti finali sono un concentrato di emozioni: Giroud rimedia un doppio giallo per proteste finendo anzitempo negli spogliatoi. Il Lecce prova a sfruttare il black-out dei milanisti e in pieno recupero Piccoli fa sognare il popolo del Via del Mare scoccando una precisa conclusione dalla distanza che beffa Maignan. Il Direttore di Gara Abisso, coadiuvato dal Var, ravvede una irregolarità da parte dell’attaccante salentino e annulla il gol che avrebbe regalato una vittoria da sogno al Lecce e una sconfitta da incubo per il Milan.