Latina, Padalino: “Col Foggia non sarà mai gara come le altre”

Padalino Foggia

Immagine in evidenza: Pasquale Padalino al Foggia Legends - crediti: foto di Luigia Spinelli per lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

Gara da ex all’orizzonte per mister Pasquale Padalino, che lunedì 16 settembre guiderà il suo Latina contro il Foggia, tra le mura amiche del Domenico Francioni. Nativo proprio del capoluogo dauno, ha indossato da calciatore la casacca rossonera, dopo la trafila nella Juventus San Michele: esordisce nelle giovanili del Foggia da centrocampista, venendo presto spostato al centro della difesa allenata da Zdeněk Zeman. Coi rossoneri conquista anche la promozione in Serie A nella stagione 1990/1991 e il nono posto finale in massima serie in quella successiva. Dopo alcune parentesi con Bologna e Lecce, ritorna in forza ai rossoneri nel 1994/95.

Le avventure di Padalino da allenatore del Foggia sono allo stesso modo state due: la prima inizia nell’estate 2012 per terminare in quella del 2014, viaggiando tra Serie D e Lega Pro, per poi tornare nel dicembre 2018 in Serie B ed essere esonerato nel marzo 2019, dopo la sconfitta per 1-0 nel derby pugliese con il Lecce.

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Padalino Marchionni Juve Stabia Foggia
Immagine in evidenza: uno scatto di Juve Stabia-Foggia (Serie C – girone C 2020/21) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Latina, Padalino: “Non è la prima volta che incontro il Foggia, ma l’emozione ci sarà sempre”

Padalino è intervenuto ai microfoni di Foggia TV, nel corso della trasmissione Kickoff condotta dal collega Tiziano Errichiello, facendo un check delle sue emozioni a pochi giorni dalla contesa: “Per me non è la prima volta incontrare il Foggia, per certi versi sono collaudato, ma non potrà essere una partita come le altre, per i motivi che non sto qui a ricordare. L’emozione ci sarà sempre, così come quell’attesa che va oltre ogni previsione, perché è incontrollabile, ma alla fine – dice – dovrò cercare di restare il più asettico e indifferente possibile, come sarà, perché devo pensare alla mia squadra e al mio lavoro, a ciò che devo fare per centrare il miglior risultato“.

Com’è andata la settimana dopo la sconfitta contro la Turris? “Dopo la partita di Torre del Greco, nonostante la sconfitta, sono andato in sala stampa e ho detto che non avrei avuto nulla da rimproverare ai miei calciatori, ma alla ripresa non è stato così: quando perdi c’è sempre qualcosa da rimproverare, anche quando vinci. Non abbiamo subìto nulla tranne questi due calci da fuori area, che ci hanno penalizzati oltremisura; siamo però stati poco cattivi sottoporta, ci è mancata la rifinitura e non siamo stati sempre precisi. Cosa manca? La voglia di portare a casa il risultato e di reazione anche quando vai sotto di due gol: non possono bastare bel gioco, estetica e occasioni da gol. Se non concretizzi, tutto questo non ha assolutamente alcun valore“.

Cosa pensa del Foggia visto nei primi tre turni? “Il Foggia, in queste tre partite, ha dimostrato di avere organizzazione di gioco e di puntare sulla coralità della stessa, poi ci sono giocatori che possono fare la differenza come Millico (che però è stato fuori fino a poco tempo fa), Murano, Santaniello, Emmausso… Non è una squadra dove puoi escludere qualcuno. A mio parere, il Foggia ha giocatori che in qualsiasi momento possono fare la differenza“.

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Immagine in evidenza: Pasquale Padalino al Foggia Legends – crediti: foto di Luigia Spinelli per lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)