Nella giornata odierna, il tecnico del Latina Gaetano Fontana ha presentato la sfida di campionato con il Foggia, in programma alle 18:30 di domani: tutte le sue dichiarazioni.
“C’è bisogno di tornare a vincere davanti alla nostra gente per molteplici situazioni, che sono quelle di vincere in casa, per la gente, per noi e per rinforzare ancora di più la classifica. Dobbiamo pensare quello che abbiamo pensato finora, cioè trovare le situazioni migliorabili: è una squadra che ha fame di migliorare, perché di fronte a ogni risultato è stata abituata ad analizzare così com’è andata la partita per trovare spunti per migliorare. Credo che il cammino che stanno facendo i miei ragazzi sia dato proprio da questo tipo di atteggiamento: se all’inizio ho detto che la squadra doveva fare di tutto per catturare l’attenzione e la simpatia della gente, questa squadra al di là delle partite non vinte in casa ha dimostrato di avere degli obiettivi, dell’attaccamento e di saper andare oltre le difficoltà incontrate. Tante volte c’è da fare un passaggio o un cammino unilaterale, adesso credo sia opportuno fare un cammino da ambedue le parti: troviamoci in una via di mezzo e cerchiamo di essere un corpo unico. Siamo sempre grati alla gente che viene sempre perché ci ha sostenuto e accompagnato anche in trasferta, ma vorremmo che la città percepisca quello che stanno facendo questi ragazzi da quando sono io qua – non posso parlare della passata gestione, ma non v’è dubbio che anche prima il Latina ha fatto ottimi risultati. Credo che in questo momento della stagione meritiamo di camminare insieme per cercare di rinforzare quanto fatto fino ad oggi“.
“Possiamo ambire ad un’importante griglia playoff? Possiamo e dobbiamo ambire a sentire il desiderio di migliorarsi giornalmente, questo fa sì che le prestazioni migliorino e che gli errori diminuiscano, diventando sempre più padroni del campo. Voglio che i ragazzi tengano sempre presente questo e che sia il modus operandi da qui alla fine dei loro giorni; le cose non si ottengono solo sperando ma vanno lavorate in funzione dei desideri sia personali che di squadra, perché facciamo parte di un gruppo, di una società e di una città a cui dobbiamo dare tutto quello che abbiamo dentro. So che questa squadra sta facendo tanto, ma so anche che possiamo migliorare tanto da qui alla fine“.
“Siamo costantemente sotto estrema necessità. La grande duttilità di questi ragazzi mi permette di fare alcuni cambi che ogni tanto vedete: Paganini in mezzo al campo o esterno, Di Livio in mezzo al campo o a ridosso delle punte… Di Livio battitore libero studiato per l’emergenza? Sì, ma lui può farlo. Se non ho centrocampisti che mi facciano sviluppare gioco, Di Livio me lo fa fare, quindi so che se lo utilizzo in mezzo al campo tra i due centrocampisti centrali so che mi dà qualcosa levandomi altro, stessa cosa se lo metto a ridosso delle punte. Nel computo della strategia di gara e degli uomini a disposizione, devo fare delle scelte sapendo che ho tante cose ma me ne mancano tante altre, date dalle necessità purtroppo del momento tra squalifiche ed infortuni, ma a questo mi hanno abituato troppo bene i miei ragazzi“.
“Foggia? Al nostro pari sono una squadra in salute che sta facendo risultati importanti: credo che dalla 21^ giornata ad oggi noi dovremmo essere terzi in classifica e loro quarti con la sola differenza di un punto, la dice lunga sul nostro cammino e quello del Foggia. È una squadra con caratteristiche importanti, bisogna rispettare tantissimo il valore di questa squadra perché a mio avviso quello che desta un po’ all’occhio non è quello che sta facendo nella seconda parte del campionato, ma quello che non ha fatto prima perché ha qualità immense, è una squadra con un organico importante che dovrebbe già stare dentro ai playoff. Tutto questo perché riconosco il grande valore, ma poi so che ci sono anche tanti problemi ai quali bisogna dare giusta attenzione, che bisogna fronteggiare, vivere ed essere sul posto, per cui non ho ovviamente elementi a sufficienza per giudicare e lungi da me giudicare il lavoro degli altri: sto parlando del complesso squadra, perché se guardo il Foggia dal di fuori è una squadra importante che può stare tranquillamente dentro ai playoff. La partita si presenta da sola, c’è da fare massima attenzione: il nostro lavoro più grande è rinforzare quanto di buono stiamo facendo, abbiamo tante cose da migliorare ma i ragazzi si stanno mettendo a disposizione per superare queste difficoltà“.
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Latina, Fontana: “Match-point playoff? Ci somiglia”
“Cosa manca per la maturità? Nell’ultima partita avevamo delle difficoltà oggettive: io dopo i primi minuti mi sono girato verso la panchina e ho detto di metterci in ginocchio per pregare di passare la prima mezzora indenne, perché giocavamo su un sintetico diverso da Caserta e Castellammare, era un altro tipo di sintetico. Ho vissuto con squadre che avevano a disposizione il sintetico, su cui lavoravamo tutti i giorni, sapevamo quindi che giocare in casa con il sintetico portava dei vantaggi quantomeno nei primi venti-trenta minuti perché la squadra non abituata alla superficie deve trovare adattamenti, tra il rimbalzo della palla e la risposta neuro-muscolare della gamba, dietro uno scatto, una pressione, un controllo… Noi nei primi venti minuti abbiamo sbagliato tantissimo, dei controlli incredibili non per carenze tecniche, ma perché c’erano difficoltà contro una squadra forte che conosce il proprio territorio, cambia tutto tecnicamente. Poi abbiamo trovato adattamenti, siamo stati fortunati e anche bravi in alcune situazioni ad evitare di prendere gol così come siamo stati bravi a farli e avremmo potuto farne ancora qualcun altro. Si differenzia forse un po’ dalle altre partite. Col Messina abbiamo avuto un ottimo approccio fino e anche dopo al gol; abbiamo subìto un gol stupido come spesso ci capita: il singolo errore ci può stare perché farà sempre parte della partita, bisogna evitare di continuare a fare quello che è successo dopo, perché abbiamo avuto due-tre situazioni per ovviare all’errore di Marino e non l’abbiamo fatto. L’intera partita ha detto che potevamo vincerla perché abbiamo avuto ottime occasioni, avevamo fatto un secondo gol regolare che poi ci è stato annullato, ci sono anche queste partite. Di fronte ad una vittoria si tende ad analizzare la partita con un po’ di leggerezza in più rispetto a quando si perde, ma ho l’obbligo di andare a spulciare tutto quando si vince e quando si perde perché dobbiamo pensare ad un percorso e arricchirlo se possibile con la classifica. Il percorso che facciamo ci avvicina ad essere sempre più efficaci nell’arco di tutta la partita”.
“Per domani mancherà ancora qualcuno e probabilmente qualcun altro si aggiungerà alla lista, vedremo di recuperare qualcuno all’ultimo momento. Siamo sempre nell’estrema difficoltà ed emergenza. Io nella mia mente ho magari un assetto base sul quale vorrei lavorare in quel contesto e in quella zona di campo, ognuno pertinente alle proprie caratteristiche: oggi questo non posso farlo, ma so che c’è una disponibilità, una duttilità che mi lasciano sereno. Chi va in campo fa sempre la propria parte, come l’hanno fatta portando ottimi risultati, quindi è un’emergenza relativa. Quando non li hai tutti a disposizione puoi gestire poco la partita in sé: avendo cambi a disposizione puoi intervenire e mutare quel tipo di situazione, ma sono estremamente sereno per come sta lavorando la squadra“.
“Domani match-point playoff? Ci somiglia perché siamo alla fine, mancando cinque partite c’è sempre meno tempo per poter rimediare. Prima della Juve Stabia eravamo lì lì, era una partita da dentro o fuori e abbiamo visto che non era così. Se uno guarda le squadra all’inizio dell’anno vede Benevento, Avellino, Crotone, Catania: nessuno si aspetta che la Juve Stabia vada a vincere il campionato. Poi quando queste squadre si presentano ai nastri di partenza c’è da correre per l’obiettivo finale, lì qualcuno si perde per strada. Una squadra come il Latina sa oggi, nella piena consapevolezza, che può giocarsela contro chiunque, ciò significa che può vincere ma anche perdere contro chiunque, con la prima o anche con l’ultima. Abbiamo fatto un risultato importantissimo in un campo difficilissimo come quello di Picerno, ma poi ti fai sfuggire la partita a Francavilla che ti lascia l’amaro in bocca perché magari non si poteva vincere, ma portare a casa il pari sicuramente“.
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Immagine in evidenza: mister Gaetano Fontana – crediti foto: canale ufficiale YouTube Latina Calcio 1932 Tv (frame da video)