La Roma e i Mondiali del 90 sfiorati: la cocaina lo ha distrutto | Ora rischia 15 anni di carcere

Illustrazione della Roma 1992 - 1993 (Wikipedia sconosciuto FOTO) - lagoleada.it

Illustrazione della Roma 1992 - 1993 (Wikipedia sconosciuto FOTO) - lagoleada.it

Purtroppo, sono tantissimi i giocatori che in un modo o nell’altro cadono tra le braccia della droga. E le conseguenze sono pesantissime.

Il calcio, sport amato da milioni, non è immune agli scandali legati alla droga. Nel corso degli anni, diversi calciatori famosi sono finiti sotto i riflettori non per le prodezze in campo, ma per problemi con sostanze stupefacenti, dal doping alle droghe ricreative.

Tra i casi più noti c’è Diego Armando Maradona, leggenda argentina, che ha avuto una lunga dipendenza dalla cocaina, condizionando la sua carriera e la sua salute. Altri, come Adriano e Paul Gascoigne, hanno lottato con alcol e droghe dopo aver raggiunto l’apice del successo.

In alcuni casi, l’uso di sostanze è legato alla pressione psicologica, agli infortuni o alla difficoltà di gestire la fama. La droga diventa una via di fuga, un sedativo momentaneo che però apre la porta al declino personale e professionale.

Il calcio ha provato a reagire: controlli antidoping, campagne di sensibilizzazione, supporto psicologico. Ma il problema persiste, ricordandoci che dietro ogni campione c’è un essere umano, con fragilità che non sempre gli allenamenti riescono a curare.

Un volto che non si dimentica

C’è chi, parlando degli anni d’oro del calcio argentino, ricorda Maradona. Ma tra i capelli biondi al vento e quelle corse fulminee sulla fascia, anche Claudio Caniggia ha lasciato un segno. Un’icona degli anni ’90, simbolo di velocità e sfrontatezza, spesso al centro di cronache sportive… e non solo. La sua vita, a un certo punto, si è intrecciata col mondo degli affari: hotel, locali di lusso, investimenti immobiliari. 

Negli anni successivi al ritiro, infatti, si era fatto notare per l’acquisto di immobili di pregio, soprattutto in zone di alto profilo come Puerto Madero, uno dei quartieri più esclusivi di Buenos Aires. Il nome “Caniggia” non era più solo quello di un ex attaccante, ma anche un marchio. Sembrava essersi reinventato con una certa eleganza, o almeno così appariva. Ma come spesso accade, dietro la facciata dorata, qualcosa ha iniziato a scricchiolare.

Caniggia assieme a Maradona (Wikipedia autore sconosciuto) - lagoleada.it
Caniggia assieme a Maradona (Wikipedia autore sconosciuto) – lagoleada.it

Cadute fuori campo

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera il 4 gennaio 2024, Caniggia è stato accusato dalla ex moglie Mariana Nannis di gravi episodi di violenza domestica, tra cui un’aggressione avvenuta nel 2018 in un lussuoso hotel di Buenos Aires. La donna ha raccontato di essere stata picchiata durante una vacanza al Faena Hotel. Accuse pesanti, che hanno fatto molto rumore e che si sono inserite in un quadro giudiziario già complicato.

Infatti, come riportato da Tuttosport nel 2023, ha rischiato 15 anni di carcere. A tutto questo si aggiunge un’altra ombra difficile da ignorare: l’uso di cocaina. Caniggia è finito più volte sotto i riflettori anche per presunti abusi di sostanze stupefacenti. Una deriva che, come riportato dal Corriere della Sera, avrebbe avuto ripercussioni non solo sulla sua immagine pubblica ma anche sulla gestione dei suoi affari.