Davide Astori è solo uno dei tanti colpiti da una subdola malattia che colpisce quando meno te lo aspetti. Il male al cuore che ha stroncato nel sonno il capitano della Fiorentina è una malattia silenziosa e invisibile, difficile da diagnosticare preventivamente: come riporta il Corriere della Sera, le ultime ricerche effettuate sulla morte di Davide lasciano pochi dubbi: per prevenire la morte di Astori si poteva fare poco, molto poco. Sono tanti gli atleti accomunati da questo tragico destino, per citarne alcuni l’italiano Piermario Morosini e Antonio Puerta, il giocatore del Siviglia morto poco più di 10 anni fa.
La consulenza, scrive il Corriere, è stata consegnata di recente alla Procura di Firenze: il professor Domenico Corrado, dell’università di Padova, uno dei principali guru in materia nel mondo, ha parlato di cardiomiopatia aritmogena. Vi starete chiedendo se si poteva fare qualcosa per prevenire la morte di Davide, no? Bene, la risposta è sconcertante: dagli screening effettuati sul calciatore non risultava nulla, dunque è impossibile intervenire tempestivamente.
Resta una certezza: la cardiomiopatia aritmogena, male ‘silenzioso’ che oltre ad Astori e Morosini, ha causato la morte anche del nuotatore Mattia Dall’Aglio, in un caso su cinque non lascia tracce e rende difficilissima la prevenzione. Si continua ad indagare, nella speranza che presto si trovi un modo per individuarla ed evitare altre morti innocenti come quella del numero 13 viola.
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