Interviste

Juventus, parla Sarri: “Voglio vincere dominando. In Italia…”

Il 2020 per migliorare.

Intervistato da “Sky Sport“, Maurizio Sarri traccia a grandi linee il futuro della sua Juventus, reduce dalla sconfitta in finale di Supercoppa Italiana contro la Lazio:

“Siamo arrivati a questa finale con poche energie e l’abbiamo pagato. Ci dispiace, lasciare un trofeo dispiace sempre. La squadra si è allungata, ha perso le distanze tra i reparti e tra i singoli. La Lazio in questo momento vive una condizione psicofisica straordinaria e come sempre quando hai entusiasmo e pensi positivo gli episodi sono tutti favorevoli. Il che vuol dire che non sono episodi. In questo momento è una squadra difficile da affrontare: se dovesse continuare su questi livelli sarebbe un avversario durissimo. Noi però dobbiamo pensare da Juventus e che dipende solo da noi. Dobbiamo diventare continui: le sensazioni in allenamento mi dicono che mi diverto molto di più rispetto a due mesi fa. In Italia si vuole tutto e subito…”.

Buoni propositi per il nuovo anno?

“Io voglio vincere e convincere, col predominio sulle partite, ma finora si è visto solo a sprazzi. Siamo ancora in una fase di alti e bassi, ci sono momenti in cui giochiamo da squadra, altri meno. Rientra nella normalità, non esiste il tutto e subito, miglioreremo gradualmente. Ricordo il Liverpool di Klopp, cresciuto nel tempo e oggi sul tetto del mondo, ma che nei primi due anni ha fatto un undicesimo e un ottavo posto”.
Siamo una squadra che vuole vincere anche in Europa, pur sapendo che non è mai semplice. La Champions è un obiettivo che presenta dei rischi, dovuti all’alta qualità degli avversari”.

La difesa sembra ad ora essere alimentata a corrente alternata, l’attacco invece…

“La cosa particolare è che prendiamo gol nell’area piccola, un dettaglio che nella Juventus degli ultimi anni non si era mai visto. Dobbiamo migliorare in questo contestualmente alla crescita di elementi nuovi come Demiral e De Ligt. Il tridente? Giocheremo così, è sicuro. Poi sulla tipologia di schieramento, con il trequartista con Bernardeschi oppure Ramsey o i tre in linea, dipenderà dalla situazione dei vari giocatori”.

Un pensiero per il suo ex Napoli

“Napoli ostaggio di Sarri? Non posso dirlo da 800 chilometri di distanza. Io sono legato all’ambiente e al gruppo di giocatori grazie al quale ho fatto un grande salto di qualità”.

Immagine in evidenza: Calciomercato.com

Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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