Maurizio Sarri e Cristiano Ronaldo hanno parlato nella conferenza stampa pre-Lokomotiv Mosca, terzo match della fase a gironi di Champions League (domani alle 21, Allianz Stadium di Torino).
“Sto veramente bene, sono felice. Volete sapere perché lo sono? Perché vinco, arrivo a casa e vedo i miei bambini contentissimi che mi fanno i complimenti. Questa è la mia motivazione.
Sono orgogliosissimo del record dei 700 gol, ma la priorità è vincere con la Juve e con la Nazionale. Per me il calcio ogni anno è una sfida, logico che vogliamo vincere la Champions oltre che il campionato. La Juventus deve pensare in grande, puntiamo a essere primi in tutto e penso che sia possibile”.
“Il mio ruolo è simile a quello precedente, forse ora ho un po’ più di libertà, mi sento a mio agio e sono contento. Siamo nella posizione in cui dovrebbe trovarsi la Juve, abbiamo cambiato tanto ma per migliorare. Lo stiamo facendo in maniera graduale e prossimo crescere ancora. Abbiamo un allenatore diverso e nuovi compagni, mi piace il modo in cui Sarri vuole che giochi la squadra: abbiamo più fiducia, creiamo più occasioni. Siamo cresciuti in ciò che non facevamo bene l’anno scorso. Magari non segniamo quanto vogliamo ma siamo sulla buona strada. Con Dybala e Higuain mi diverto, idem con Bernardeschi e gli altri. I miei compagni sono tutti forti, poi decide il Mister chi deve partire titolare ma Paulo e Gonzalo sono entrambi due grandi giocatori. Non sono d’accordo con chi dice che non aiuto la squadra dal punto di vista difensivo. Tutti noi abbiamo un ruolo, se mi chiederete di giocare in porta non so farlo così come Buffon non saprebbe stare al posto mio”.
“Non ho niente da dire sull’aspetto individuale, per me conta il collettivo, perché quando si vince con la squadra si arriva agli obiettivi individuali. In questo momento il Pallone d’Oro non è la cosa più importante. Conta di più battere la Lokomotiv, perché se ci riusciremo al 50 per cento saremo qualificati. Non mi importa dell’età: è un numero, non significa che a 33, 34, 35 anni io sia necessariamente a fine carriera. Posso dimostrare in campo di essere ancora decisivo, anzi adesso mi sento più lucido e maturo”.
“Chi giocherà tra Dybala e Higuain? Preferirei dirlo prima a loro, sono entrambi in buone condizioni psicofisiche. Se anche scegliessi con un sorteggio, le possibilità di sbagliare sarebbero limitate e questa è una fortuna. Sono sereno in entrambi i casi. Ho qualche dubbio che Danilo abbia i 90 minuti ma sta bene, è completamente recuperato clinicamente e, a sensazione, anche agonisticamente. Ramsey? Non penso possa giocare, ha una sensazione di fastidio all’adduttore ed è a rischio”.
“Nella parte iniziale del campionato abbiamo creato un numero di occasioni inferiore al gioco espresso. Quello che accade nelle ultime partite è molto meno preoccupante, se continuiamo a creare così tanto arriveranno partite in cui segneremo molto. La strada è giusta. Ora non guardiamo indietro, ma pensiamo alla Lokomotiv, che sta facendo benissimo anche in trasferta. A Leverkusen quando rubava palla era piuttosto fastidiosa, pericolosa. Ha segnato rubando palla da un fallo laterale e facendo sbagliare il portiere avversario”.
“Allenare Ronaldo è motivo di soddisfazione, di orgoglio. Ha una mentalità straordinaria, una capacità di porre obiettivi a se stesso e a tutta la squadra. Appena ha segnato il gol numero 700 e gli avversari hanno ripreso il gioco a centrocampo, lui ha iniziato pensare al numero 800. Con le sue motivazioni è importante perché è contagioso, straordinario sotto tutti i punti di vista. Mi fa capire che la grande differenza è nell’aspetto mentale”.
Immagine in evidenza: Repubblica
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