Ore 14.07 – Entrano in sala stampa un visibilmente emozionato Allegri, accompagnato dal presidente Agnelli, che annuncia di non voler rispondere a nessuna domanda sul prossimo allenatore della Juventus.
Ore 14.09 – Agnelli, dopo un elogio per tutti i trofei e le vittorie conseguite in bianconero nei confronti dell’ormai ex allenatore del club, così: “Con Allegri è nato un interessante rapporto a Londra, mentre con Fabio (Paratici ndr.) stavamo andando a vedere la finale di Champions League tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Mentre usciva dal suo hotel, lo notammo e dissi a Fabio: “Guarda lì, Fabio, c’è Allegri. Ti dico che proprio lui sarà il prossimo allenatore della Juventus.”
Ore 14.12 – Agnelli: “La cosa che mi rende più orgoglioso, al di là dei trofei vinti, è che ho trovato un amico con cui confidarmi per qualsiasi argomento. Ora c’è da programmare il futuro, per rafforzare ancora di più questo gruppo per l’Italia e l’Europa. Nella nuova annata vedremo anche di migliorare le condizioni di Under 23 e JWomen, che tanto hanno fatto bene quest’anno.”
Ore 14.14 – Agnelli: “Ero sincero quando dicevo di voler continuare con Allegri, anche dopo la sconfitta con l’Ajax. Non nascondo che c’è un po’ di commozione, ma questo era il momento giusto per chiudere un ciclo strepitoso e vincente. Grazie ad Allegri, per tutto quello che hai fatto, hai dato alla Juventus e hai dato a me.” Consegnata una maglia al livornese con la scritta History Alone ed il numero 5 (a simboleggiare le cinque stagioni e gli Scudetti vinti).
Ore 14.18 – Allegri: “Ringrazio il Presidente per le bellissime parole spese, ringrazio i ragazzi per quello che hanno fatto, che mi hanno dato. Ci siamo tolte tante soddisfazioni, lascio una squadra vincente che sono certo si ripeterà in Italia e farà benissimo in Champions. Abbiamo parlato e discusso sul futuro e sul bene della Juve: la società ha fatto le sue valutazioni ed ha ritenuto opportuno che l’allenatore non fossi più io. In ogni caso, i rapporti con il Presidente, Paratici e Nedved sono e rimangono fantastici. Siamo cresciuti molto insieme e questo è il momento giusto per lasciarsi nel migliore dei modi. Lascio una grandissima società che mi ha dato molto sia dal punto di vista tecnico che professionale e personale. Domani bisogna festeggiare sia per lo Scudetto, sia per l’addio di Andrea Barzagli (ride ndr.): sono stati cinque anni favolosi.”
Ore 14.22 – Allegri: “Vivo serenamente la separazione, ci si può dividere in un rapporto professionale, è fisiologico. Non ho mai chiesto una rivoluzione al presidente, assolutamente, tra persone intelligenti ci si capisce: quando sai che ti devi separare, non c’è bisogno di andare avanti, questo è stato il risultato degli incontri. Sono contento ed emozionato, però ora pensiamo a domani: c’è una bella festa da fare, una partita da vincere, la Juventus ripartirà alla grande, come sempre!”
Ore 14.25 – Agnelli: “Nell’andar via ha contribuito il cuore. Bisogna saper prendere le giuste decisioni nei momenti in cui vanno prese e l’abbiamo fatto assumendo quelle più corrette. Noi viviamo una realtà all’interno e, quando uno entra in un bar e commenta cosa succede in qualsiasi azienda o società sportiva, non potrà mai cogliere tutti gli elementi per i quali verranno prese determinate scelte.”
Ore 14.28 – Agnelli: “Non c’è stato alcun diverbio tra noi, non siamo quelli adatti per parlare di rapporti di coppia (ridono ndr.).”
Ore 14.29 – Allegri: “C’è sempre stato un dibattito con giornalisti e opinionisti su come io facessi giocare la squadra. L’importante era centrare gli obiettivi che la società ha posto: abbiamo portato a casa un campionato e una Supercoppa. E’ stata una stagione straordinaria, giocare bene o giocare male è relativo: preferisco vincere piuttosto che giocare bene, perdere e finire secondo. Non ho ancora capito come si fa a praticare il bel gioco: preferirei che qualcuno me lo spiegasse, ho 52 anni e ancora non riesco a capirlo.”
Ore 14.36 – Allegri: “Non vado via perché non posso fare l’allenatore-manager, cioè di essere coinvolto nelle problematiche aziendali della società. Sono fiero di essere aziendalista ma qualcuno che non conosce l’italiano mi ha etichettato come yes-man: l’aziendalista è uno che ha passione e che vuole il meglio per la società. Sarò così a 360 gradi quando avrò, difficilmente, un ruolo dirigenziale.”
Ore 14.38 – Agnelli non risponde ad una domanda sul prossimo allenatore della Juve. Allegri ironizza: “Abbiamo un allenatore in rampa di lancio, c’è Barzagli!”
Ore 14.40 – Allegri: “Sono sempre stato juventino. Qui impari la disciplina, la cultura del lavoro: sono cresciuto tantissimo, mi sento più disciplinato di prima.”
Ore 14.41 – Agnelli: “La separazione è stata frutto di una riflessione accurata: quando si affrontano determinati temi, si capisce che la decisione migliore per la Juventus è quella presa. La società vuole solo il meglio per la Juve, nessuna persona al suo interno è indispensabile, tutti quanti sono utili, a partire da me fino ai magazzinieri. Guardiamo la nostra storia: chiunque è importante, la storia del club deve sempre essere più importante delle individualità.”
Ore 14.42 – Allegri: “Non ho mai fatto caso alle contestazioni: i tifosi mi hanno sempre emozionato, dalla curva ho ricevuto grandissime manifestazioni di affetto. Al mio arrivo ce ne fu una enorme (la contestazione degli ultras, ancora furiosi per l’improvviso addio di Conte ndr.), ma abbiamo continuato sul nostro cammino e, andando avanti, abbiamo scritto una storia straordinaria.”
Ore 14.45 – Allegri: “Non so cosa sarà nel mio futuro, vedremo. Ora voglio solo festeggiare lo Scudetto, dopodiché vorrei un po’ riposare. Dopo il 15 luglio magari mi viene voglia di lavorare, ma non dipende da me: avrò la serenità di valutare delle soluzioni che mi saranno proposte, oppure mi dedicherò a me stesso, alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai miei amici.”
Ore 14.47 – Agnelli: “Mandare via Allegri è stata la decisione più sofferta da quando sono alla guida della nuova società.”
Ore 14.48 – Agnelli: “Paratici definirà la squadra per il prossimo anno, è una domanda che dovete fare a lui, non a me.”
Ore 14.49 – Termina la conferenza. Un lungo applauso scorta Agnelli e Allegri dalla sala stampa.
Video integrato: @juventus su Instagram
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