“Nel 2005 sono tornato a casa mia e ho incontrato nella via alcuni dei ragazzi che mi bullizzavano quando ero piccolo. Ho pensato ‘posso fare l’idiota, o essere semplicemente sorridente e felice’, ed ero così sicuro di chi ero e di cosa avevo fatto che rimasi tranquillo. Uno di loro lavorava da McDonald – e non c’è niente di sbagliato in questo – ma io avevo appena vinto la Champions League. Così sono andato al McDonald e ho ordinato un Happy Meal da lui. Io non ho detto niente. L’ho riconosciuto e so che lui ha riconosciuto me. Ero solo felice e sorridente, ma nella mia testa pensavo ‘alla tua faccia’.”
John Arne Riise
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