Coppa Italia, Serie D. Foggia - Nardò, foto di Antonio Errichiello
In esclusiva per i lettori de lagoleada.it, abbiamo intervistato Pasquale Iadaresta, ex Calcio Foggia 1920 e, attualmente, attaccante della Lucchese.
Nel corso di questa stagione ha giocato 21 partite tra Campionato e Coppa Italia con la maglia di Foggia e Lucchese, realizzando in totale 5 reti e 1 assist.
“Ero contento, molto, dopo Bari volevo e cercavo una situazione più vicina che avesse un blasone, una storia e soprattutto uno stadio ed un calore simile. Prima di Bari c’è stata Latina, altra nobile decaduta; da tifoso del Milan sono amante dei colori rossoneri, Foggia al di là del blasone è stata una scelta molto semplice e voluta“.
“Un ricordo bellissimo, quello della prima partita a Brindisi, dove noi eravamo da poco più di una settimana in ritiro e mi ricordo che mentre ci stavamo riscaldando ad un certo punto si è sentito un boato, un calore, un casino incredibile: erano i nostri tifosi che erano entrati; ricordo che in quell’occasione lo stadio del Brindisi era stracolmo, era pieno di gente, ed eravamo ancora ad agosto. Segnare al 95° sotto la curva dei nostri tifosi è stata una goduria incredibile, una soddisfazione davvero grande”.
“Si, anche perché giocare a Foggia non è semplice, ci sono pro e contro come in tutte le grandi piazze. Però il fatto che si siano fatti subito dei risultati, col mister che chiedeva un certo tipo di gioco, necessariamente si è creato un gruppo solido tra i ragazzi più grandi e più piccoli”.
“Alla Lucchese il mio percorso inizia ora, nel girone di ritorno; le prime settimane sono state più che altro di ambientamento; anche questa è una società blasonata, una città molto bella. Ci sono tutte le componenti per fare bene, è chiaro che è stato necessario un po’ di tempo per smaltire il passaggio da una squadra all’altra”.
“Spero in campo a festeggiare qualche altra vittoria di campionato! Il mio rammarico è quello di aver fatto i primi gol nella rinascita di questo club (Foggia, ndr) e non poterne godere fino in fondo: il primo gol con l’Agropoli in uno stadio pieno e a Brindisi, sono stati una gioia incredibile, lo vedevo negli occhi della gente che non vedeva l’ora di tornare ad esultare, quella è stata una grande soddisfazione. Giocare allo Zaccheria è tanta roba!”
“Perché no, anzi! Non pensavo di ricevere così tanto affetto nel momento in cui è stata presa la decisione di ‘cambiare aria’.
Nella foto Pasquale Iadaresta durante la gara di Coppa Italia tra Foggia e Nardò, crediti: Antonio Errichiello
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