Interviste

Intervista “agghiaccianDe” a “Gli Autogol”

Roberto Mancini sta lavorando sodo per riportare la nostra Nazionale all’antico splendore. C’è tanto lavoro da fare ma la strada intrapresa sembra essere quella buona. Purtroppo però, dopo l’ennesimo pareggio (immeritato) degli Azzurri, avevamo bisogno di consolarcicosì abbiamo chiamatoAntonio Conte” per chiedergli cosa ne pensava della sfida contro l’Ucraina… Intervista “agghiaggianDe” a “Gli Autogol” a cura di Antonio Piazzolla e Giovanni Colotti.

Conosciutissimi tra tifosi, addetti ai lavori e semplici naviganti del web, Gli Autogol sono un trio comico composto da Michele NegroniAlessandro Iraci, e Alessandro Trolli detto “Rollo” che, proprio di recente, hanno celebrato i dieci anni di carriera. Conosciuti sui banchi di scuola, fondano nel 2006 un gruppo comico teatrale, con il quale girano i teatro di Pavia e provincia presentando i loro spettacoli, interamente scritti da loro. Nel 2008 approdano in radio a Radio Ticino Pavia, dove iniziano a condurre una trasmissione comico sportiva, con imitazioni e parodie sul mondo del calcio.

Gli Autogol: l’altra voce di “Antonio Conte”

Tra i personaggi da loro proposti spicca tra tutti il mister Antonio Conte, senza nulla togliere alle parodie di Stramaccioni, Allegri, Federico Buffa, Guido Meda, Moratti, Chiellini, Buffon, Pardo, Guidolin, Piccinini, Balotelli, Mihajlovic e molti altri. Parallelamente alla loro attività in radio, sono sbarcati sul web creando il loro canale Youtube “Gli Autogol” e il secondo canale “Gli Autogol Extra”, che è divenuto molto popolare permettendo al trio di farsi conoscere ad un pubblico molto ampio.

Gli Autogol, crediti: triesteallnews.it

Diverse le apparizioni in radio e tv nazionali: Sky, Radio Deejay, Radio 105 (indimenticabili gli scherzi a Gianluca Vialli a Radio Deejay e quello a Bobo Vieri a Radio 105). Il loro programma 105 Autogol è stato candidato al premio “Cuffie d’Oro”come miglior programma sportivo del 2014 e del 2015; nello stesso anno approdato in televisione dapprima su Gazzetta Tv, con la trasmissione “Autogol News” e poi su Rai2, con la postazione fissa a “Domenica Sportiva”. Nel 2016 sbarcano su Italia 1, come presenza fissa nella trasmissione “Tiki Taka”, condotta da Pierluigi Pardo; nello stesso anno la Mondadori ha pubblicato il loro primo libro “Storia Buffa dello Sport”.
Hanno vinto nel 2016 il premio “Leggio d’Oro”, l’oscar italiano del doppiaggio, e gli “Web Show Awards” e le “Cuffie d’Oro” come miglior trasmissione sportiva d’Italia.

Come siete nati e perché avete scelto di chiamarvi “Gli autogol”?

“Io e Alessandro (Iraci) ci conoscevamo poiché eravamo compagni di classe alle superiori: abbiamo iniziato, come spesso capita, facendo le imitazioni ai prof; ero di Pavia città mentre Alessandro era di un paese di provincia. Poi ho iniziato a fare esperienze in teatro e poco dopo nel mio gruppo teatrale si è aggiunto anche Alessandro così abbiamo iniziato a fare i primi spettacolini di cabaret nei teatri locali; dopo due anni di “gavetta” abbiamo avuto l’occasione di iniziare un nuovo percorso in radio, la radio della città (radio Pavia), grazie ad uno stage di sei mesi, su iniziativa di Alessandro che l’ha proposto anche a me e ho accettato volentieri.

“Erano i primi passi che muovevamo” – continua Michele – “nel lontano 2008 (il gruppo infatti a Settembre ha festeggiato 10 anni di attività); eravamo un duo ma a cui poi presto si è aggiunto anche l’altro Alessandro detto Rollo, conosciuto anche lui sempre grazie al teatro. Dovevamo fare una locandina per promuoverci, ma non avevamo ancora un nome; allora ho chiesto al mio compagno di banco, un ragazzo molto brillante, di trovarci un nome originale quanto unico; tra i tanti proposti da lui ho scelto “Gli autogol” e non me ne sono pentito affatto! Ci ha portato tanta fortuna”.

Cosa ne pensate dell’introduzione della VAR nel mondo del calcio?

Michele: “Assolutamente favorevole all’utilizzo della VAR. É uno strumento che permette, senza ombra di dubbio, di correggere gli errori “umani” dell’arbitro. Come un calciatore può sbagliare un tiro trovandosi a tu per tu con il portiere così l’arbitro può fare un errore netto di valutazione. La VAR viene incontro proprio a questo tipo di errori; è già il secondo anno di impiego nel nostro campionato ma c’è sempre un margine di miglioramento. Ovviamente non potrà mai essere infallibile ma è indiscutibile la sua importanza come strumento di supporto per l’arbitro; è chiaro che poi è l’uomo a dover interpretare le immagini sullo schermo. Spero che venga presto impiegato anche in Champions”.

‘Baila como el papu’ è stata una hit musicale di indubbio successo, perché avete scelto di puntare proprio su Gomez?

“Forse è meglio dire che viene prima il Papu e poi la canzone. è stato un processo diverso: è iniziato tutto da un video, quello del Fantacalcio, dove abbiamo coinvolto Gomez; avevamo notato infatti, nel web, un video girato nello spogliatoio mentre ballava che aveva fatto, in men che non si dica, tantissime visualizzazioni; proprio per questo gli abbiamo chiesto, data la sua passione per il ballo, di entrare nel nostro video (quello del fantacalcio) ballando. Apriti cielo! Ha avuto un successo incredibile, difatti tantissimi ragazzi che avevano visto la scena del papu ballare ci mandavano i video riproducendo appunto le movenze dell’argentino. Poi, vedendo quanto la gente si divertisse a vedere il papu ballare, abbiamo deciso di fare un brano basato proprio su Gomez. Dj Matrix ha composto la musica e poi tutto è venuto da se”.

Cosa direbbe Conte vedendo l’Italia ridotta così e l’ennesimo pareggio di ieri contro l’Ucraina?

“Beh.. penso che ho lasciato una nazionale uscita a testa altissima agli europei; se non ci fosse stato Pellè con il suo cucchiaio che ancora me lo sogno la notte potevamo andare anche avanti. Ora vedo una nazionale, che zoppica contro l’Ucraina…”

Antonio Piazzolla

Giornalista e scrittore

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Antonio Piazzolla

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