Come riporta la Gazzetta dello Sport, i sette giocatori dell’Inter che avevano lasciato l’Italia, dopo la sospensione del campionato, sono stati richiamati dalla società e dovranno fare rientro a Milano. Il provvedimento riguarda Handanovic, Brozovic, Lukaku, Eriksen, Godin, Moses e Young.
Questa è la motivazione, secondo GdS:
“È la via scelta dalla società nerazzurra, un ragionamento al netto delle certezze su una ripresa delle attività (il ministro Spadafora ha annunciato che proporrà la proroga della sospensione degli allenamenti per tutto il mese di Aprile, ndr). In più, tutti al rientro nel nostro Paese scatterà un’altra quarantena da 14 giorni.
Ora la società e l’allenatore devono in qualche modo cautelarsi, su un’ipotetica data di ritorno all’attività agonistica. Lo sanno bene all’Inter: all’interno del club, a tutti i livelli, non c’è poi grande convinzione che ci sia lo spazio per finire questa stagione.
Ma allo stesso tempo la società nerazzurra preferisce far rientrare i calciatori a Milano, anche per non correre rischi futuri: nessuno può sapere con certezza quale sarà l’evoluzione del virus nel resto del mondo e dunque le possibili decisioni governative dei singoli Paesi nei quali sono ora sette calciatori nerazzurri”
Foto: inter.it
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