La bandiera dell’Inter, crediti: Pixabay
Fra poco meno di 48 ore si accenderanno i riflettori sul prato di San Siro. Domenica, alle ore 20:30, un’ intera città si fermerà per godersi uno spettacolo unico, che solo il derby è in grado di regalare. Cosa strana per una città, Milano, che è in continuo movimento. Attesi allo stadio più di 78000 persone per un incasso che supera i 5 milioni. Una partita che va oltre il campo, oltre i punti in classifica. Il derby può decretare molto di più: se Milano sarà a tinte nerazzurre o rossonere. E allora ci sarà da sudare, da lottare su ogni pallone, per regalare una gioia ai propri tifosi. Il campo si trasformerà in un’ arena e i giocatori saranno gladiatori, pronti a battagliare per 90 minuti.
Sarà il 222° derby della Madonnina. I precedenti sorridono ai nerazzurri con 78 vittorie, mentre 67 sono i pareggi e 76 le vittorie per i rossoneri. Al ritorno delle nazionali, l’ Inter dovrà fare i conti con ciclone di fuoco che prevede, in pochi giorni, le sfide con Milan, Barcellona e Lazio. Sarà dunque l’ occasione giusta per vedere di che pasta è fatta la squadra nerazzurra capitanata dall’ argentino Mauro Icardi. Quest’ ultimo ha nel mirino un altro record: diventare il capocannoniere della stracittadina, record detenuto da Sheva a quota 14 gol. Da un argentino ad un altro, Gonzalo Higuain. Il numero 9 rossonero è arrivato la scorsa estate a Milano e si è subito preso il Milan sulle spalle e spera di continuare a dare un contributo importante alla causa Milan, magari anche nel derby: sono circa 60 anni che un argentino sponda rossonera non segna un gol nella stracittadina.
INTER: Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah, Brozovic, Gagliardini, Politano, Nainngolan, Perisic, Icardi
MILAN: Donnarumma, Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez, Kessie, Biglia, Bonaventura, Suso, Higuain, Calhanoglu
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