Cosa ha sbagliato il Foggia contro il Cerignola?

Un gruppo che si regge sull’intesa tra Schenetti e Peralta, incredibile non averlo capito prima. Per il Foggia finale confuso: “Questa squadra va presa per mano prima che sia troppo tardi”

Olivieri Cerignola-Foggia

Immagine in evidenza: uno scatto di Audace Cerignola-Foggia (Serie C - girone C 2023/24) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, analizza il vuoto il dopo-Cudini nel Foggia in un articolo del collega Walter Carbone. Quello perso contro l’Audace Cerignola di ieri è infatti il terzo ko in quattro partite, “ma non c’è solo la sconfitta a sancire la disfatta: la formazione del debuttante tecnico Massimiliano Olivieri si sbriciola negli uomini più esperti, Rizzo e Di Noia, costretti ad alzare bandiera bianca per il riacutizzarsi di infortuni muscolari, il difensore andato ko già dopo la mezz’ora del primo tempo”, si legge sul Corriere.

D’altro canto non ci si poteva aspettare molto da questo cambiamento: “in quella specie di autogestione voluta dal presidente Canonico che ha spedito in panchina l’allenatore della Primavera 3, in attesa di capire chi sceglierà il numero uno rossonero per provare a riprendere il bandolo della matassa. Di certo il cambio di allenatore non è servito, i rossoneri (in silenzio stampa e senza tifosi al seguito), al Monterisi hanno interpretato la stessa partita che avrebbero giocato con Cudini. Solito attacco spuntato, più intraprendenza forse soltanto in Schenetti e Peralta, i due big cui il Foggia di questa fase si affida per riuscire a capire come uscirne, nel pieno di un riassetto societario a quanto pare da portare a termine in questa fase e che potrebbe in questo momento essere di intralcio per un ragionato avvicendamento in panchina”, scrive ancora il collega.

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Rizzo Cerignola-Foggia
Immagine in evidenza: uno scatto di Audace Cerignola-Foggia (Serie C – girone C 2023/24) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Il Foggia contro il Cerignola: match interpretato come con Cudini

Per il collega di CdS quella del Foggia è stata una prova piuttosto scialba: Ben pochi gli spunti forniti dai rossoneri al Monterisi. E’ il Foggia delle puntate precedenti, che cerca costantemente il fraseggio sulla trequarti ma ce ne vorrebbero il doppio di giocatori per evitare gli anticipi continui e i raddoppi sui portatori di palla da parte degli uomini di Tisci. Un gruppo che si regge sull’intesa tra Schenetti e Peralta, incredibile non averlo capito prima ed è forse questo il peccato originale di Cudini che aveva accantonato gradualmente i due nell’ultima fase della sua. esperienza sulla panchina rossonera”.

“E’ proprio Schenetti che sul finire del primo tempo s’invola sulla corsia di sinistra e di esterno suggerisce a Peralta, ma il suo tap-in danza davanti alla linea di porta per spegnersi incredibilmente sul fondo. Episodio centrale del match, per che sul capovolgimento di fronte il Cerignola troverà il vantaggio con Malcore che si guadagna il calcio di rigore e che poi trasforma aprendo il varco alla sesta sconfitta in campionato del Foggia. Finale di partita confuso, frustrazione e nervosismo tra i rossoneri serpeggiano: Garattoni, Peralta e Marino vengono ammoniti nel giro di 4 minuti. Questa squadra va presa per mano prima che sia troppo tardi, appuntamento rimandato a sabato allo Zaccheria contro il Monterosi“, conclude Corriere.