Quando è Zlatan a parlare la notizia fa il giro del mond in men che non si dica: ha occupato anche lo spazio che i media statunitensi dedidano all’NBA, far parlare di sè è sempre lui Zlatan Ibrahimovic che accoglie, a modo suo, LeBron James.

“Ora Los Angeles ha un Dio e un Re”

E se l’appellativo di King è tutto di LeBron è facile intuire che dei due è il Dio… c’era da aspettarselo del resto dall’attaccante svedese dei Galaxy. Il suo benvenuto al nuovo leader dei Lakers è in linea col personaggio: e il parallelo tra due giocatori, e “larger than life” (“una legenda vivente) vede sé stesso e il “King” più simili che diversi.

Quando era arrivato a Los Angeles lui, lo scorso aprile, lo aveva fatto nel suo stile: acquistando un’intera pagina del Los Angeles Times per scriverci solamente poche parole: “Cara Los Angeles, prego”. Firmato: Zlatan Ibrahmovic, nuovo giocatore degli L.A. Galaxy.

Il messaggio di benvenuto, nel quale si è assegnato il ruolo divino lasciando il titolo regale al nuovo arrivato, è stato lanciato con un tweet. Ibra del resto ha umiltà lascia molto desiderare: “Sarei stato un fenomeno in qualsiasi disciplina avessi scelto, mi dispiace per i tifosi degli altri sport di aver preferito il calcio” – disse una volta.

Un dio e un re dunque. Ci sarà abbastanza spazio per entrambi nella Città degli Angeli?

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